Svizzera
Che anno in dogana
Foto Amministrazione federale delle dogane
Foto Amministrazione federale delle dogane
Filippo Suessli
3 anni fa
La situazione legata alla pandemia ha reso il 2020 dell’Amministrazione federale delle dogane decisamente particolare

Per la prima volta da quando ha aderito a Schengen, lo scorso anno la Svizzera ha reintrodotto i controlli sistematici alle frontiere, ha imposto limitazioni all’entrata e chiuso temporaneamente alcuni valichi. Questo fa sì che il bilancio 2020 dell’Amministrazione federale delle dogane, pubblicato oggi, sia decisamente fuori dall’ordinario. In più, l’esplosione del commercio online ha portato a un aumento notevole dei sequestri di merci contraffatte.

Chiusi 130 valichi

Il 16 marzo dello scorso anno, quando il Consiglio federale ha proclamato la “situazione straordinaria” tutto è cambiato alla frontiera. Circa 130 piccoli valichi sono stati chiusi, canalizzando il traffico verso quelli più grandi. Sono state introdotte delle corsie prioritarie per gli impiegati del settore sanitario e per svolgere tutti i controlli, l’Esercito ha fornito all’Afd 50 poliziotti militari e 1’800 soldati. A questi in molti Cantoni, tra cui il Ticino, sono stati impiegati anche dei poliziotti per rafforzare i controlli. Il confinamento ha portato anche a un crollo del traffico transfrontaliero, crollato dell’80% a livello svizzero. Traffico ritornato rapidamente ai livelli normali dopo il 15 giugno 2020, quando la Svizzera ha revocato i controlli sistematici alle frontiere.

Tanti falsi

Rispetto al 2019, sono esplosi i casi di merci contraffatte sequestrate. Si parla di 4’433 casi, contro i 2’906 dell’anno precedente. Un aumento di oltre il 50%. Sono stati sequestrati soprattutto orologi, gioielli, occhiali, borse e portamonete. Con la chiusura dei negozi e il conseguente aumento del commercio online, sono aumentati anche i controlli del traffico postale. Anche le dichiarazioni doganali sono aumentate: da 40 milioni del 2019 a 50 milioni del 2020. Si è notata una crescita anche nel traffico di droga: in particolare l’eroina è passata da 20 chili sequestrati nel 2019 a 55 lo scorso anno, la cocaina da 124 a 162 kg. Diminuiti, per contro, i documenti contraffatti: sono stati sequestrati solo 142 passaporti, quando nel 2019 erano stati 292.

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