Svizzera
CF: truffe piramidali, revisione legge contro concorrenza sleale
Redazione
16 anni fa

Per lottare contro pratiche commerciali ingannevoli come truffe degli annuari, sistemi piramidali, condizioni commerciali generali abusive e promesse di vincita fallaci, il Consiglio federale ha oggi approvato la modifica della Legge federale contro la concorrenza sleale (LCSI), indica il Dipartimento federale dell'economia (DFE) in un comunicato. Il governo constata che negli ultimi anni queste truffe si sono diffuse, danneggiando sia le imprese sia i consumatori, e che il diritto attuale non permette di combatterle efficacemente. Il messaggio sulla revisione della LCSI intende, da un lato, contrastare le truffe consistenti nel proporre iscrizioni in annuari o registri privi di utilità, a danno soprattutto delle piccole e medie imprese (PMI). Dall'altro, si prefigge di impedire gli abusi in materia di condizioni commerciali generali e di agire in modo più efficace contro metodi di vendita che si basano su sistemi piramidali. La revisione prevede inoltre di rafforzare le competenze delle autorità giudiziarie della Confederazione: in base al diritto attuale lo Stato può intervenire unicamente se un'azienda elvetica inganna persone o imprese estere, danneggiando in tal modo la reputazione della Svizzera. Con la revisione si intende permettere, in caso di pratiche commerciali sleali di una certa entità ai danni di un ampio gruppo di persone - ad esempio a seguito di promesse di vincita ingannevoli e truffe via internet - di intervenire anche a favore di clienti residenti in Svizzera. La Confederazione deve inoltre poter mettere in guardia la collettività contro comportamenti sleali che minacciano interessi pubblici citando per nome le aziende responsabili. Il progetto di legge crea nel contempo la base legale per poter collaborare con le autorità estere di vigilanza in materia di concorrenza sleale. ATS

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