Svizzera
Centrali idroelettriche, "Le procedure per la loro realizzazione saranno accelerate"
©Chiara Zocchetti
©Chiara Zocchetti
Ats
7 giorni fa
La Camera dei cantoni ha eliminato le ultime divergenze con quella del popolo sulla revisione della della Legge sull'energia volta ad accelerare la realizzazione di 16 progetti idroelettrici. Il dossier è pronto per le votazioni finali.

Le procedure di autorizzazione per la costruzione di centrali solari, eoliche e idroelettriche di importanza nazionale saranno accelerate. Dopo il Consiglio nazionale, oggi quello degli Stati ha approvato all'unanimità le ultime proposte della conferenza di conciliazione eliminando così le ultime divergenze su questo dossier, ormai pronto per le votazioni finali.

Approvato il compromesso

La prima divergenza, quella di maggior peso, riguardava il diritto di ricorso delle organizzazioni ambientaliste contro i 16 progetti di centrali idroelettriche - fra cui Sambuco in Ticino e Chlus nei Grigioni - approvati alle urne lo scorso anno. Alla fine, è stato approvato il compromesso proposto dai "senatori": le organizzazioni potranno sempre ricorrere, ma solo a livello cantonale; in caso di disaccordo non potranno adire il Tribunale federale (TF) quale ultima istanza. Tuttavia, i ricorsi non avranno effetto sospensivo. La disposizione sarà applicabile anche ai ricorsi pendenti al momento dell'entrata in vigore della modifica, ad eccezione di quelli in corso dinanzi al TF. Inoltre, Governo e Parlamento hanno convenuto che le organizzazioni locali e cantonali non potranno più presentare ricorsi. Solo le organizzazioni attive a livello nazionale, come il WWF, Pro Natura o la Fondazione svizzera per la tutela del paesaggio, nonché i Cantoni, i Comuni interessati e i privati potranno avvalersi di tale possibilità.

L'intesa sulla retribuzione

Un altro aspetto controverso concerneva un aspetto formale relativo alla retribuzione versata dal gestore di rete per l'acquisto di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili. La Camera del popolo voleva che la questione fosse regolata in un progetto separato. La Camera dei Cantoni voleva invece risolvere tutto in un unico disegno. Alla fine quest'ultima versione ha avuto la meglio. Tale remunerazione sarà fissata in base al prezzo di mercato corrente. Per gli impianti con una potenza inferiore a 150 kW è prevista una remunerazione minima. Il Consiglio federale può prevedere deroghe per i periodi in cui i prezzi di mercato sono negativi.

180 giorni di tempo

Più in generale, per quanto riguarda l'accelerazione delle procedure, in futuro i Cantoni avranno 180 giorni di tempo per pronunciarsi su un dossier. Le autorizzazioni cantonali e comunali necessarie per la costruzione dovranno essere rilasciate assieme. I tribunali dovranno pronunciarsi entro 180 giorni in caso di ricorso. L'obiettivo è aumentare di almeno 6 TWh la produzione di energia rinnovabile entro il 2040. Con grande disappunto del campo rosso-verde, il Parlamento ha approvato anche una serie di misure volte a concedere una maggiore flessibilità a livello di tutela dell'ambiente, in particolare a favore dei sedici progetti idroelettrici. In futuro basterà una concessione unica per costruire nuove dighe e non solo per il loro innalzamento. Le Camere hanno inoltre reso più flessibili le misure di compensazione previste attualmente per proteggere la biodiversità e il paesaggio.