
Il Consigliere nazionale della Lega dei Ticinesi Lorenzo Quadri torna a puntare i riflettori sulla politica estera elvetica con un’interpellanza che chiama direttamente in causa l’ambasciatore svizzero Jürg Lauber, presidente del Consiglio ONU per i diritti umani. Al centro della contestazione, il rinnovo del mandato alla relatrice speciale ONU sui territori palestinesi, Francesca Albanese, figura già finita più volte nel mirino di vari Stati per le sue posizioni giudicate polarizzanti.
A rischio la posizione e l'immagine della Svizzera?
Secondo Quadri, le segnalazioni che chiedevano un’istruttoria sull’operato della relatrice non sarebbero state trasmesse al Consiglio ONU come previsto dalle regole interne. Se tale versione dei fatti risultasse confermata, l’ambasciatore elvetico avrebbe 'forzato la mano' per rinnovare il mandato ad Albanese: un fatto grave, lesivo della posizione e dell’immagine della Svizzera, di cui il nostro Paese sarebbe certamente chiamato a rendere conto", afferma il deputato ticinese.
Le accuse rivolte ad Albanese
L’esponente leghista cita inoltre le accuse rivolte ad Albanese, tra cui dichiarazioni considerate filopalestinesi in modo marcato, presunti contatti con ambienti vicini a Hamas e contestazioni di imparzialità. Una situazione che, secondo Quadri, avrebbe dovuto portare a una verifica formale prima di qualsiasi riconferma.
L'interpellanza al Consiglio federale
Il consigliere nazionale chiede al Governo svizzero tre chiarimenti chiave:
- "Qual è la posizione del DFAE e del Consiglio Federale riguardo ai rimproveri rivolti all’ambasciatore Lauber sulle circostanze del rinnovo del mandato a Francesca Albanese?"
- "Il Governo concorda che la situazione di cui sopra, se confermata, danneggerebbe la posizione e la reputazione internazionale della Svizzera?"
- "Quali provvedimenti intende adottare il Consiglio Federale qualora venisse accertata una violazione delle procedure da parte dell’ambasciatore Lauber?"
