Svizzera
Carte prepagate ai richiedenti asilo? Non tutti i Cantoni sono convinti
Ats
8 ore fa
I richiedenti asilo sono spesso costretti a versare denaro a organizzazioni politiche o religiose in patria. I sostenitori dell'idea ritengono che queste carte potrebbero impedire tale fenomeno. Gli oppositori avvertono invece che le persone interessate sarebbero ulteriormente stigmatizzate e discriminate.

Di recente, diversi Cantoni hanno creato un quadro giuridico per l'introduzione di carte prepagate per i richiedenti asilo. Altri hanno annunciato dei progetti pilota. Tuttavia, c'è chi ha rinunciato, poiché i vantaggi sono controversi.

La discussione

I richiedenti asilo sono spesso costretti a versare denaro a organizzazioni politiche o religiose in patria, oppure a reti di trafficanti di esseri umani. I sostenitori dell'idea ritengono che queste carte potrebbero impedire tale fenomeno. Gli oppositori della proposta avvertono invece che le persone interessate, già in una situazione difficile, sarebbero ulteriormente stigmatizzate e discriminate. Sottolineano inoltre che l'uso improprio di denaro è possibile anche tramite carte prepagate.

La situazione

Ad assumere un ruolo pionieristico sarà in particolare la Svizzera centrale. A Zugo, si prevede che tra i 200 e i 400 richiedenti asilo riceveranno una carta prepagata a partire dall'inizio del 2026, su cui il Cantone caricherà i contributi. I prelievi di contanti saranno limitati e i trasferimenti internazionali bloccati. Un progetto pilota è stato avviato pure a Svitto, con le prime carte distribuite dal prossimo gennaio. A metà settembre, il Gran Consiglio del Canton Berna ha da parte sua gettato le basi giuridiche per l'introduzione della novità. Tuttavia, il dossier dovrà superare una seconda lettura nella prossima sessione primaverile. Anche ad Argovia si stanno compiendo progressi. Il Legislativo ha approvato per 74 a 59 una mozione di UDC e PLR per l'emissione di carte personalizzate.

Panorama eterogeneo

Sul tema, i lavori sono già stati avviati anche a Nidvaldo, Turgovia, San Gallo e in Vallese. Al contrario, cantoni quali Basilea Città, Obvaldo, Soletta e Zurigo hanno respinto una proposta simile. Altrove, vedasi nei Grigioni, non se ne è ancora discusso. In Romandia, a Neuchâtel i richiedenti asilo utilizzano già da diversi anni una carta PostFinance per ricevere l'assistenza e un cambiamento di sistema non è al vaglio. La questione non è stata fin qui affrontata a Vaud e a Ginevra, mentre il Giura ha bocciato una mozione dell'UDC. "No" pure dal legislativo friburghese, preoccupato dai costi alti a fronte di prestazioni limitate. Il panorama è quindi eterogeneo. In ogni caso, le raccomandazioni relative all'introduzione delle carte dovrebbero essere emanate dalla Conferenza dei direttori cantonali delle opere sociali (CDOS).

I tag di questo articolo