Svizzera
Cargo sous terrain, legge in vigore dal 15 luglio
Immagine CST
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Keystone-ats
2 anni fa
La “metropolitana merci” sotto l’Altopiano prevede la realizzazione di una galleria a tre corsie in funzione 24 ore su 24, che collegherà importanti centri logistici. La rete di tunnel si estenderà per circa 500 chilometri e dovrebbe essere conclusa attorno al 2045

La legge che istituisce la base giuridica per la realizzazione di Cargo sous terrain (CST), il progetto per il trasporto merci sotterraneo finanziato da privati, entrerà in vigore il 15 di luglio. Lo ha deciso oggi il Consiglio federale che ha adeguato, contemporaneamente, gli allegati di due ordinanze necessari alla realizzazione. Lo scorso dicembre il Parlamento ha adottato la legge federale sul trasporto di merci sotterraneo con la quale si creano i presupposti per l’autorizzazione del progetto CST. Poiché il termine di referendum è scaduto, a metà luglio la legge potrà entrare in vigore.

Gestione a Confederazione e Cantoni
Gli adeguamenti agli allegati delle ordinanze riguardano l’impatto sull’ambiente e la geo informazione, necessari poiché il sistema per il trasporto merci sotterraneo sarà integrato nel Piano settoriale dei trasporti come parte a sé stante. In tal modo sarà possibile coordinare gli interessi di pianificazione del territorio tra il gestore CST da un lato e Cantoni e Confederazione dall’altro. L’esame dell’impatto sull’ambiente si svolge nell’ambito della procedura di approvazione dei piani.

Galleria a 3 corsie
La “metropolitana merci” sotto l’Altopiano prevede la realizzazione di una galleria a tre corsie in funzione 24 ore su 24, che collegherà importanti centri logistici. La rete di tunnel si estenderà per circa 500 chilometri e dovrebbe essere conclusa attorno al 2045. Le merci, che viaggeranno a una velocità di 30 km/h, saranno immesse e ritirate in modo completamente automatizzato attraverso pozzi dotati di montacarichi. I costi complessivi si situerebbero attorno ai 30-35 miliardi di franchi.

Partecipazione e azionisti
La nuova legge prevede la necessità di una partecipazione a maggioranza svizzera per l’intera durata di vita dell’infrastruttura. I gestori saranno tenuti al principio di non discriminazione: dovranno adempiere al proprio obbligo di trasporto fornendo a tutti pari condizioni di accesso. Tra gli azionisti di CST figurano FFS Cargo, Swisscom, La Posta, l’aeroporto di Zurigo, la banca cantonale di Zurigo, La Mobiliare, Helvetia, Coop, Migros, Manor, Implenia, Holcim e i gruppi di logistica Rhenus e Panalpina.

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