Svizzera
Caffé Svizzero: a Cagliari è polemica
Caffé Svizzero: a Cagliari è polemica
Caffé Svizzero: a Cagliari è polemica
Redazione
6 anni fa
Molti cittadini contestano la decisione del Comune di vendere l'edificio che ospita lo storico locale

A inizio ottobre 2017 Comune di Cagliari ha deciso di vendere Palazzo Accardo, edificio di interesse culturale storico e artistico fra largo Carlo Felice e via Crispi che al piano terra ospita un'attività commerciale altrettanto storica: il Caffè Svizzero.

L'immobile - posto sotto tutela in quanto realizzato tra il 1899 e il 1901 su un progetto dell'ingegnere Dionigi Scano - è passato di mano dal Comune a una società provata per 2'707'000 euro, cioè appena settemila euro in più rispetto alla base d'asta di 2,7 milioni di euro prevista dal bando.

A poco più di un anno dall'asta, tuttavia, molti cagliaritani ancora non hanno digerito il passaggio di proprietà e si sono detti preoccupati per il futuro dello storico locale. La protesta è riesplosa negli scorsi giorni sul gruppo Facebook sardo 'Canton Marittimo' (che, ricordiamo, vede di buon occhio l'annessione dell'isola alla Svizzera). 

"I barbari esistono e sono candidati alla Regione - ha tuonato uno storico avventore del Caffé Svizzero - Ieri, per un appuntamento di lavoro sono stato al Caffè Svizzero nel Largo Carlo Felice. Nell'attesa che arrivasse la persona con cui mi dovevo incontrare ammiravo la bellezza di questo locale storico cagliaritano risalente al 1880, uno dei 10 caffè più antichi d'Italia. Gli scaffali sono gli stessi di sempre e molte stampe riportano le atmosfere a cavallo tra 800 e 900. Qui si sono consumati innumerevoli incontri di affari, di politica, si è parlato di cultura, dei destini della città e della Sardegna. Qui si sono seduti Emilio Lussu, David Lawrence, Grazia Deledda e tante persone illustri che hanno fatto la storia della nostra terra. Nell'attesa del mio incontro ho scambiato due chiacchiere con la proprietaria che mi ha spiegato che il palazzo che ospita questo storico caffè, il palazzo Accardo che fino a pochi mesi fa era di proprietà del Comune è stato venduto per 2 milioni e settecentosette mila euro, appena 7 mila euro in più della base d'asta". Il problema, ha spiegato, è che "il Caffè Svizzero ha assicurati solo 5 anni di affitto, poi il suo destino è affidato alla volontà di chi è subentrato al Comune e potrebbe diventare qualsiasi cosa".

La colpa, a suo dire, è del sindaco in persona: "Sono state firmate petizioni rivolte a sindaco Massimo Zedda perchè non vendesse questo storico palazzo di 1'766 mq, ricco di sale con elementi architettonici di pregio, che al suo interno custodisce la cripta di Sant'Agostino che dal 504 al 722 conservò le sue spoglie, e inequivocabilmente rappresenta una parte importante della Storia della città. Massimo Zedda non ha voluto sentire ragioni e si è liberato di questo storico edificio per una cifra irrisoria vista la posizione e l'importanza storica, con un solo partecipante all'asta che per 7 mila euro in più della base se l'è portato via. Nessun sindaco cagliaritano prima di lui si è sognato di sottrarre ai cittadini questo storico palazzo".

A fargli eco anche un altro avventore: "Me la ricordo come se fosse ieri, quella mattina d'estate di 35 anni fa, in cui la signora decise di pesare la coppa stracolma di gelato che avevo ordinato. Che faccia che fece! Per un bambino di 11 anni non era proprio il caso ma... io ero io e lo Svizzero è sempre lo Svizzero, pardon, era".

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