Svizzera
Boom di partecipazioni alla formazione nel 2021
©Fiorenzo Maffi
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Thomas Schürch
3 anni fa
Le formazioni continue assumono un ruolo importante per tutta l’età lavorativa: una metà abbondante della popolazione svizzera residente tra i 25 e i 60 anni ne ha seguita almeno una.

Nel 2021 il 68% della popolazione svizzera ha seguito una formazione di base o una continua o si è perfezionato autonomamente. Mentre a seguire quella di base sono soprattutto le persone fino ai 34 anni, circa la metà di quelle che ne seguono una continua ha tra i 25 e i 60, età a partire da cui questa quota diminuisce in modo netto.

Chi non ha potuto formarsi

Il 29% della popolazione tra i 25 e i 74 anni non ha potuto seguire una formazione di base o una continua come avrebbe desiderato. Il 12% di queste persone non ha avuto affatto modo di formarsi, mentre il 17% ha potuto farlo ma in misura inferiore a quanto auspicato.

Differenze dettate dall’età

A essere in formazione di base sono soprattutto le persone delle fasce di età più giovani. La quota diminuisce marcatamente tra gli individui di età compresa tra i 15 e i 19 anni (84%) e quelle tra i 30 e i 34 (13%), scendendo al di sotto del 10% tra gli over 35. Le formazioni continue assumono un ruolo importante per tutta l’età lavorativa: una metà abbondante della popolazione residente permanente tra i 25 e i 60 anni ne ha seguita almeno una. Un numero di persone altrettanto grande si perfeziona autonomamente. Solo tra gli over 60 questa quota diminuisce in modo significativo.

Poche differenze tra i sessi

Donne e uomini presentano modelli simili. La partecipazione alla formazione diminuisce con l’aumentare dell’età, indipendentemente dal sesso della persona. In alcune fasce si osservano a tratti delle differenze di alcuni punti percentuali tra i sessi. Tuttavia, solitamente non sono statisticamente significative.  

Persone disoccupate che non hanno potuto seguire una formazione

Le maggiori percentuali di persone che, nonostante lo volessero, non hanno potuto seguire una formazione di base o una continua si trovano tra le persone disoccupate (30%), quelle con passato migratorio di prima generazione (18%) e quelle senza titolo di studio post-obbligatorio (16%). L’impedimento alla partecipazione avanzato più spesso è stato la pandemia di Covid-19 (38%), seguito dalla mancanza di tempo (33%), dai costi troppo elevati e dalle esigenze familiari (20% ciascuno). 

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