
89’600. È questa la cifra dei neonati nel 2021, tre quarti nati da donne di 30 anni o più. È il dato rilasciato oggi dall’Ufficio federale di statistica, che ha anche registrato che l’aumento delle nascite a partire dal secondo figlio è stato più marcato rispetto alle nascite del primo. Parallelamente, si è osservato che circa tre bambini su dieci sono nati al di fuori del matrimonio e che vi è stata una progressione dei matrimoni e dei divorzi, così come una diminuzione delle unioni domestiche registrate e sciolte. Rispetto al 2020, durante l’anno scorso si sono registrati anche meno decessi. Risultati che confermano l’evoluzione delineatasi nelle cifre provvisorie rilasciate ad aprile e che offrono un ventaglio più ampio di informazioni su nascite, decessi, matrimoni e divorzi.
Famiglie sempre più numerose
Le cifre relative alle nascite del 2021 (89’600) superano del 4,3% (+3’700) quelle registrate nel 2020 e del 4% (+3’500) quelle del 2019. Solo da gennaio ad aprile sono venuti alla luce 1’100 bambini rispetto allo stesso periodo del 2020 (+4,1%), mentre da settembre a dicembre 1’800 rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente (+6,4%). Cifre superiori anche rispetto ai dati del 2019 e del 2018. Le madri con età pari o superiore ai 30 anni sono aumentate del 6,6% rispetto al 2020, mentre sono diminuite quelle con età inferiore ai 30 (-1,7%). Aumentate anche le nascite dei secondi figli, più marcate rispetto alle nascite dei primi (risp. +5,9% e +2,7%). Per quanto riguarda il numero medio di figli per donna, questo si attesta provvisoriamente a 1,52 contro l’1,42 del 2020 e 1,48 del 2019.
Situazione familiare
I neonati venuti al mondo da genitori sposati ammontavano a 64’100, il 3,1% in più rispetto al 2020, mentre quelli nati al di fuori di un matrimonio erano 25’5000, con una progressione del 7,5% rispetto all’anno precedente. I riconoscimenti di paternità legati alle nascite extramatrimoniali nel 2021 ammontavano 24’700, con un aumento del 10,3%. Prima della nascita il riconoscimento da parte del padre è aumentato del 4,7%, mentre quello dopo la nascita del 21%. Dal 2007, non si è osservata nessuna variazione per quanto riguarda il genere dei genitori.
Alto numero di decessi
Anche se meno drastici rispetto al 2020, i dati 2021 sui decessi rimangono purtroppo nettamente più alti rispetto al 2019 (+3’400 e +5% rispetto al 2019). Durante l’anno scorso sono venute a mancare 71’200 persone, 5’000 in meno rispetto al 2020. Il maggior numero di decessi si è registrato nei mesi di gennaio, luglio, agosto e settembre 2021, superiori rispetto a quelli del 2020. A gennaio 2021 i decessi sono stati 1’700 in più rispetto alla stesso periodo dell’anno precedente (+28%), mentre da luglio a settembre sono aumentati di 600 rispetto al 2020 (+3,9%). Valori superiori anche a quelli registrati nel 2018 e 2019.
Matrimoni in aumento, ma unioni in calo
L’anno scorso sono state celebrate 36’400 unioni (+3,6% rispetto al 2020 e -6,6% rispetto al 2019); di queste, 26’800 erano prime nozze (+4,1% rispetto al 2020 e -4,7% rispetto al 2019) e 9’600 seconde nozze (+2% rispetto al 2020 e -11,5% rispetto al 2019). L’età media degli uomini al primo matrimonio è rimasta stabile a 32,2, ma è aumentata quella delle donne, passando da 30,2 nel 2929 a 30,3 nel 2021. In netto calo rispetto al 2018 sono invece le unioni domestiche registrate, dove nel 2021 se ne sono contate 582, 69 in meno rispetto al 2020 (-10,6%). Le coppie di uomini (361) che hanno scelto questa via sono superiori rispetto alle donne (221).
Più divorzi
i divorzi pronunciati dai giudici nel 2021 sono stati 17’200, che corrispondono a un aumento del 5,9% rispetto al 2020 e a un +1,6% rispetto al 2019. Gli aumenti si sono registrati in particolare durante il primo semestre del 2021 (+1’500 casi, ovvero +18,7% rispetto al 2020). Le sentenze di divorzio dello scorso anno hanno superato anche quelle del 2018 e del 2019. In generale, un calo si è registrato nei divorzi di coppie sposate da poco (0-4 anni; -6,7%), ma sono aumentati quelli fra coppie sposate da tanto (5-9 anni +3,9%; 10-14 anni +12%; 15-19 +10,5%; 20 anni o più +5,7%). Una tendenza simile era stata osservata già nel 2019, dove si era registrato un calo dei divorzi fra neosposi e un aumento di quelli fra coppie sposate da più tempo. Conseguentemente, la durata media di un matrimonio fino al divorzio è leggermente aumentata da 15,6 anni nel 2020 a 15,7 anni nel 2021. Se questa tendenza dovesse rimanere invariato, in futuro si stima che due matrimoni su cinque (41,9%) potrebbero finire con un divorzio. Se dal 2007 i proscioglimenti delle unioni domestiche registrate erano in costante aumento, l’anno scorso queste cifre (211) sono diminuite dello 0,5% (-1) rispetto al 2020.
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