
L'esercito lascerà dopodomani Blatten, il villaggio della Lötschental (VS) pressoché completamente sepolto da una frana alla fine di maggio. I militari sono sul posto dal 27 giugno, soprattutto per prelevare il legname dal lago formatosi a monte dei detriti.
Il lavoro dei militari
I soldati sono stati incaricati dal Comune di rimuovere il materiale galleggiante (oltre ad alberi, anche legname proveniente da abitazioni e fienili) e a trattarlo (il legno è stato bruciato sul posto; le fotografie e gli oggetti personali sono stati riconsegnati ai proprietari).
"Il lago non consente più l'utilizzo delle nostre imbarcazioni"
"Con una profondità attuale di circa 40 centimetri, il lago non consente più l'utilizzo delle nostre imbarcazioni", spiega a Keystone-ATS il tenente colonnello della divisione territoriale 1, Jean-Claude Gagliardi. Stando a una stima di un mese fa del Servizio cantonale dell'ambiente, il legno nel lago aveva un volume di 480 metri cubi. Dalla fine di maggio, la massa del bacino si è ridotta di circa un terzo e l'acqua scorre normalmente per raggiungere, più a valle, il letto della Lonza, il fiume che attraversa la Lötschental, riferisce, sempre a Keystone-ATS, il Servizio cantonale per i pericoli naturali (DNAGE/SDANA).
Territorio sotto stretta sorveglianza
A livello geologico, sono ancora in corso lavori di identificazione della composizione dei materiali del cono di detriti, "in luoghi poco esposti e sotto stretta sorveglianza", aggiunge il DNAGE/SDANA, ricordando che "la maggior parte del cono di detriti potrebbe essere colpita in caso di una grande frana dal Kleines Nesthorn e che continua a sussistere il pericolo di colate detritiche".
La frana del 28 maggio
A seppellire Blatten il 28 maggio fu proprio il materiale staccatosi dalla montagna del versante sinistro della Lötschental. Inizialmente i detriti si sono depositati sul ghiacciaio Birch, che ha ceduto rovinando a valle. Il paesino è stato investito e coperto da ghiaccio e rocce.