Strasburgo
Berset: “La mia elezione è una vittoria per la diplomazia elvetica”
Screenshot video
Screenshot video
Keystone-ats
un anno fa
L'ex consigliere federale è stato eletto segretario generale dall'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa ieri sera. È il primo cittadino svizzero a ricoprire tale ruolo, che rivestirà formalmente dal 18 settembre.

Il fatto che il ruolo di segretario generale del Consiglio d'Europa sia stato conferito a uno svizzero rappresenta una vittoria per la diplomazia della Confederazione. È di questo avviso Alain Berset, eletto ieri, espressosi oggi davanti ai media elvetici. Il 52enne friburghese ha parlato presso la residenza dell'ambasciatore svizzero al Consiglio d'Europa. "Negli ultimi tempi l'Europa è sempre più confrontata con l'aggressività, soprattutto dopo l'invasione russa in Ucraina", ha dichiarato Berset. "Oggi più che mai è necessario un impegno politico più forte per garantire il governo del popolo e lo Stato di diritto. Il Consiglio d'Europa deve recuperare il suo peso politico per riaffermare i valori comuni condivisi in tutto il continente". Tra le altre cose, ha ringraziato il Consiglio federale, la delegazione svizzera presso il Consiglio d'Europa e il suo assistente personale per il sostegno fornito durante i cinque mesi di campagna elettorale. L'ex consigliere federale è stato eletto segretario generale dall'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa ieri sera. Berset - lo ricordiamo - è il primo cittadino svizzero a ricoprire tale ruolo, che rivestirà formalmente dal 18 settembre.

Democrazia, Stato di diritto e diritti umani

Democrazia, Stato di diritto e diritti umani sono le tematiche su cui Alain Berset intende concentrarsi. Il neoeletto segretario generale del Consiglio d'Europa si è espresso oggi davanti ai media a Strasburgo, in Francia, commentando anche la libertà di pensiero e dei media in Europa. Il fatto che il ruolo di segretario generale del Consiglio d'Europa sia stato conferito a uno svizzero rappresenta una vittoria per la diplomazia della Confederazione, ha detto Berset. L'ex consigliere federale intende rafforzare l'azione politica e costruire una rete forte per donare all'organizzazione un profilo più alto. È importante che il lavoro del Consiglio d'Europa al servizio della legge abbia una presenza molto più marcata a livello nazionale e internazionale. "Perché senza democrazia non c'è Stato di diritto e senza Stato di diritto non c'è rispetto per i diritti umani", ha dichiarato.

Libertà dei media

L'ex responsabile del Dipartimento federale dell'interno (DFI) ha poi detto che limitare i diritti di libertà di espressione e la libertà dei media metterebbe a repentaglio i valori fondamentali del Consiglio d'Europa. I cittadini devono poter esprimere liberamente le proprie opinioni senza temere conseguenze e lo stesso vale per i media. Non esistono questioni in bianco e nero; la discussione è possibile e necessaria ovunque, ha affermato il socialista. Secondo lui il Vecchio Continente sta affrontando un periodo di divergenze interne che si è venuto a creare dal 2008 circa, coadiuvato dalla guerra in Georgia, dalla crisi finanziaria, dall'ascesa del populismo, dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina. Questa fase deve ora essere interrotta. "Abbiamo bisogno di un nuovo movimento verso la convergenza", ha dichiarato il futuro segretario generale del Consiglio d'Europa.