Svizzera
Berna si prepari al grande afflusso dei rifugiati
Keystone-ats
2 anni fa
Il numero dei cittadini ucraini che fuggono dalla guerra sarà sicuramente più alto di quanto ipotizzato all’inizio

La Svizzera dovrà affrontare il più grande afflusso di rifugiati da decenni: il numero di ucraini che arrivano in fuga dalla guerra sarà decisamente più alto di quanto inizialmente ipotizzato. Lo scrive la NZZ am Sonntag, secondo cui i cantoni devono prepararsi.

Numeri decisamenti più alti
A causa della guerra in Ucraina, in Svizzera potrebbero arrivare entro giugno tra 35 e 50 mila profughi, soprattutto anziani, donne e bambini, aveva dichiarato lo scorso mercoledì al Consiglio nazionale la consigliera federale Karin Keller-Sutter. In realtà i Cantoni - responsabili di ospitare gran parte di coloro che sono fuggiti dal loro paese - si attendono tra 250’000 e 300’000 rifugiati entro la fine dell’anno. La Svizzera dovrebbe così attendersi il più grande afflusso di rifugiati da decenni, indica oggi il domenicale, ricordando che attualmente ogni giorno arrivano tra i 500 e i 1000 cittadini ucraini in fuga dal conflitto.

Fino a 20’000 allievi
La Confederazione, inoltre, ospita attualmente 200 studenti ucraini, un numero che potrebbe salire a 20’000 nei prossimi mesi. La sfida di integrarli è aggravata dalla carenza di insegnanti, riferisce dal canto suo Le Matin Dimanche. “Abbiamo una carenza latente a tutti i livelli da diversi anni. Aggiungete gli effetti della crisi sanitaria, l’isolamento che continua, la stanchezza. Abbiamo bisogno di più personale e non appare da un giorno all’altro”, spiega Samuel Rohrbach, presidente del sindacato degli insegnanti di lingua francese, citato dal domenicale romando. Per quanto riguarda la Svizzera tedesca, Dagmar Rösler - a capo del sindacato degli insegnanti di lingua tedesca - sostiene sulle colonne della NZZ am Sonntag che ci si aspetta un aumento del 5-10% del numero di bambini nelle scuole di alcuni cantoni. Ciò significa che presto molte classi potrebbero presto avere uno o due bambini ucraini. Sarà necessario anche garantire un sostegno psicologico per gli allievi, aggiunge Rösler.

Accoglienza nelle scuole
A rappresentare una sfida è soprattutto l’accoglienza nelle scuole di bambini che non capiscono nessuna lingua nazionale. I cantoni stanno pertanto valutando di chiedere agli adulti ucraini, formati come insegnanti, di prendere contatto con le autorità per eventualmente poter identificare alcune opportunità di aiuto nelle scuole, spiega a Le Matin Dimanche la consigliera di Stato vodese Cesla Amarella vice-presidente della Conferenza dei direttori cantonali della pubblica educazione.

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