
Al PLR la ricetta del Consiglio federale, sostenuta la settimana scorsa davanti ai media dalla "ministra" della sanità, Elisabeth Baume-Schneider, per finanziare l'AVS non piace: oggi il partito di Thierry Burkart ha lanciato una petizione in cui denuncia l'indebolimento dei salari e futuri rincari. Stando al Consiglio federale, per finanziare i temuti ammanchi nel primo pilastro dal 2030 dovuti al pensionamento dei Baby-Boomers, si sta vagliando l'idea di aumentare i prelievi sui salari e un aumento dell'IVA. No invece a nuove tasse. Per il PLR, ciò si tradurrebbe in maggiori costi per i cittadini pari a 11 miliardi di franchi, ossia 3 mila franchi l'anno per economia domestica. Una prospettiva, stando a un comunicato odierno del PLR, che non piace al partito del "senatore" Burkart, secondo cui questa maggiore pressione finanziaria graverà sul ceto medio e sulle piccole e medie imprese. Oltre a lanciare una petizione contro un simile scenario, il PLR si dice pronto a studiare un eventuale referendum qualora la prevista riforma dell'AVS non dovesse includere anche riforme strutturali (i punti salienti illustrati dalla consigliera federale Baume-Schneider non prevedono, ad esempio, un aumento dell'età pensionabile di riferimento, ma incitamenti a lavorare oltre i 65 anni, n.d.r).