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Aumentano i lavoratori e le ore di lavoro in Svizzera, diminuisce la disoccupazione
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Andrea Scolari
3 anni fa
Nel primo trimestre del 2022 è cresciuto dell’1.6% il numero di persone occupate in Svizzera rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In aumento anche il numero di ore settimanali passate al lavoro. In diminuzione il tasso di disoccupazione.

Più persone occupate, più ore di lavoro e meno disoccupati. È questa la fotografia del mondo del lavoro svizzero per quanto riguarda il secondo trimestre del 2022 scattata dall’Ufficio federale di statistica.

I dati nel dettaglio

Nel periodo marzo-giugno di quest’anno erano 5.1 milioni le persone occupate in Svizzera, l’1.6% in più rispetto allo stesso periodo del 2021. Cresce anche il numero di ore settimanali passate al lavoro: +3%. Diminuito, per contro, il tasso di disoccupazione. Stando ai dati dell’Ufficio internazionale del lavoro in Svizzera questo dato è passato dal 5 al 4.1%. Dal 7.2 al 6% nell’Unione europea.

I lavoratori

Rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno, nel secondo trimestre del 2022 è aumentato dello 0.1% il numero di lavoratori di nazionalità svizzera, del 4.8% quello degli occupati di nazionalità straniera. Per quanto riguarda questi ultimi, l’aumento più marcato è stato segnato dai titolari di un permesso L,+12,6%, seguito dall'aumento del numero di frontalieri, +6,0%, da chi ha un permesso B o L, +5,6% e dai titolari di un permesso C: +2,7%. 

Disoccupazione in Svizzera

Nel secondo trimestre del 2022, in Svizzera le persone che risultavano disoccupate ai sensi dell’ILO erano 201'000, ovvero 45'000 in meno rispetto a un anno prima. Queste persone disoccupate rappresentavano il 4,1% della popolazione attiva, lo 0.9% in meno rispetto al periodo marzo-giugno del 2021. Rispetto al primo trimestre del 2022, e considerando anche le variazioni stagionali, il tasso di disoccupazione è diminuito di 0,1 punti percentuali rispetto al primo trimestre del 2022, passando dal 4,4 al 4,3%. Sceso dall’8.3 al 6.9% il tasso di disoccupazione dei giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni.

Disoccupazione rispetto alla formazione

Fra il secondo trimestre del 2021 e lo stesso trimestre del 2022, il tasso di disoccupazione ha registrato un calo sia nella fascia di età dai 25 ai 49 anni, passando dal 4,9 al 3,9%, che in quella dai 50 ai 64 anni, passando dal 4,6 al 3,8%. Il calo è stato più forte per gli uomini (dal 4,9 al 3,8%) che per le donne (dal 5,2 al 4,4%). Il tasso di disoccupazione ha registrato un calo per tutti i livelli di formazione: dal 9.7 all’8.4% per chi non ha una formazione postobbligatoria, dal 5 al 3.7% per chi ha un titolo di studio di livello secondario e dal 3-4 al 3% per chi ha una formazione di livello terziario.

Durata della disoccupazione

Nel secondo trimestre del 2022, il numero di persone disoccupate di lunga durata ai sensi dell’ILO (un anno o più) si attestava a quota 89 000, in calo di 19 000 persone rispetto al secondo trimestre del 2021. La quota di persone disoccupate di lunga durata sul totale delle persone disoccupate è salita, passando dal 44,1 al 44,3%. Tuttavia, la durata mediana di disoccupazione è rimasta stabile a 280 giorni.

Aumentano le ore di lavoro

Tra i secondi trimestri del 2021 e 2022, il tempo di lavoro settimanale effettivo per persona occupata è aumentato del 3,0%, superando così il livello pre-pandemico (+3,1% tra i secondi trimestri del 2019 e 2022). L’aumento su base annua più marcato è quello osservato nel settore alberghiero e della ristorazione, +22,0%, seguito da quello agricolo e della selvicoltura, +7.9% e dal settore dei trasporti e della logistica, +6.9%.

Si lavora meno da casa

Nel secondo trimestre del 2022, il 38,6% delle persone salariate ha lavorato a domicilio almeno occasionalmente, percentuale in calo di 4,9 punti rispetto al secondo trimestre del 2021 (43,5%). I rami "Informazione e comunicazione" (81,6%) e "Attività finanziarie e assicurative" (74,5%) avevano le percentuali più alte di lavoro a domicilio.