
Più persone occupate, più ore di lavoro e meno disoccupati. È questa la fotografia del mondo del lavoro svizzero per quanto riguarda il secondo trimestre del 2022 scattata dall’Ufficio federale di statistica.
I dati nel dettaglio
Nel periodo marzo-giugno di quest’anno erano 5.1 milioni le persone occupate in Svizzera, l’1.6% in più rispetto allo stesso periodo del 2021. Cresce anche il numero di ore settimanali passate al lavoro: +3%. Diminuito, per contro, il tasso di disoccupazione. Stando ai dati dell’Ufficio internazionale del lavoro in Svizzera questo dato è passato dal 5 al 4.1%. Dal 7.2 al 6% nell’Unione europea.
I lavoratori
Rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno, nel secondo trimestre del 2022 è aumentato dello 0.1% il numero di lavoratori di nazionalità svizzera, del 4.8% quello degli occupati di nazionalità straniera. Per quanto riguarda questi ultimi, l’aumento più marcato è stato segnato dai titolari di un permesso L,+12,6%, seguito dall'aumento del numero di frontalieri, +6,0%, da chi ha un permesso B o L, +5,6% e dai titolari di un permesso C: +2,7%.
Disoccupazione in Svizzera
Nel secondo trimestre del 2022, in Svizzera le persone che risultavano disoccupate ai sensi dell’ILO erano 201'000, ovvero 45'000 in meno rispetto a un anno prima. Queste persone disoccupate rappresentavano il 4,1% della popolazione attiva, lo 0.9% in meno rispetto al periodo marzo-giugno del 2021. Rispetto al primo trimestre del 2022, e considerando anche le variazioni stagionali, il tasso di disoccupazione è diminuito di 0,1 punti percentuali rispetto al primo trimestre del 2022, passando dal 4,4 al 4,3%. Sceso dall’8.3 al 6.9% il tasso di disoccupazione dei giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni.
Disoccupazione rispetto alla formazione
Fra il secondo trimestre del 2021 e lo stesso trimestre del 2022, il tasso di disoccupazione ha registrato un calo sia nella fascia di età dai 25 ai 49 anni, passando dal 4,9 al 3,9%, che in quella dai 50 ai 64 anni, passando dal 4,6 al 3,8%. Il calo è stato più forte per gli uomini (dal 4,9 al 3,8%) che per le donne (dal 5,2 al 4,4%). Il tasso di disoccupazione ha registrato un calo per tutti i livelli di formazione: dal 9.7 all’8.4% per chi non ha una formazione postobbligatoria, dal 5 al 3.7% per chi ha un titolo di studio di livello secondario e dal 3-4 al 3% per chi ha una formazione di livello terziario.
Durata della disoccupazione
Nel secondo trimestre del 2022, il numero di persone disoccupate di lunga durata ai sensi dell’ILO (un anno o più) si attestava a quota 89 000, in calo di 19 000 persone rispetto al secondo trimestre del 2021. La quota di persone disoccupate di lunga durata sul totale delle persone disoccupate è salita, passando dal 44,1 al 44,3%. Tuttavia, la durata mediana di disoccupazione è rimasta stabile a 280 giorni.
Aumentano le ore di lavoro
Tra i secondi trimestri del 2021 e 2022, il tempo di lavoro settimanale effettivo per persona occupata è aumentato del 3,0%, superando così il livello pre-pandemico (+3,1% tra i secondi trimestri del 2019 e 2022). L’aumento su base annua più marcato è quello osservato nel settore alberghiero e della ristorazione, +22,0%, seguito da quello agricolo e della selvicoltura, +7.9% e dal settore dei trasporti e della logistica, +6.9%.
Si lavora meno da casa
Nel secondo trimestre del 2022, il 38,6% delle persone salariate ha lavorato a domicilio almeno occasionalmente, percentuale in calo di 4,9 punti rispetto al secondo trimestre del 2021 (43,5%). I rami "Informazione e comunicazione" (81,6%) e "Attività finanziarie e assicurative" (74,5%) avevano le percentuali più alte di lavoro a domicilio.