Svizzera
Audit su Autopostale: verso la consultazione del rapporto sulla KPMG
Immagine CdT
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Redazione
3 anni fa
Il Tribunale amministrativo federale (TAF) deve riesaminare la richiesta di AutoPostale che desidera consultare il rapporto dell’Autorità federale di sorveglianza dei revisori (ASR) dedicato alla società KPMG. Quest’ultima aveva proceduto a un audit nell’ambito dello scandalo delle sovvenzioni accordate alla filiale della Posta. Lo ha deciso il Tribunale federale (TF)

Nel luglio 2019, appellandosi alla Legge sulla trasparenza (LTras), il gigante giallo e AutoPostale avevano chiesto che fosse loro trasmesso il rapporto dell’ASR. Sebbene l’Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza avesse raccomandato di accettare tale richiesta, l’Autorità di sorveglianza l’aveva respinta.

Nel dicembre 2020, il TAF aveva poi confermato questa decisione. Il Tribunale amministrativo federale aveva ritenuto che la sorveglianza in materia di revisione comporta una restrizione concernente l’informazione al pubblico che prevale sulla LTras. La Posta e la sua filiale si erano allora rivolte al TF che, in una sentenza pubblicata oggi, respinge questa interpretazione e rinvia il caso all’istanza precedente.

Informazione in casi eccezionali
I giudici losannesi osservano che, secondo la legge, l’ASR è tenuta ad informare attivamente soltanto in casi eccezionali. In particolare, quando ne va della protezione delle persone fisiche e giuridiche o della credibilità della sua attività di vigilanza. Per questa ragione, l’ASR aveva pubblicato nel dicembre 2018 un comunicato stampa relativo al rapporto di revisione relativo alla vicenda AutoPostale (nel quale sottolineava come fossero emerse “significative lacune” nelle procedure di revisione contabile svolte dalla società KPMG presso la filiale della Posta).

Stando alla prima Corte di diritto pubblico del TF, sarebbe esagerato concludere che l’ASR non sia tenuta a rispondere a una richiesta fondata sulla Legge sulla trasparenza e fornire maggiori informazioni. Spetta quindi al Tribunale amministrativo federale verificare se le altre condizioni della LTras siano soddisfatte.

Dati personali
I giudici losannesi si sono pure interessati al tema della protezione dei dati. I loro colleghi sangallesi non hanno esaminato in dettaglio se, e in che misura, i dati personali contenuti nel rapporto di sorveglianza potessero essere resi anonimi. Il TAF ha ritenuto che non potessero essere anonimizzati. Secondo il Tribunale federale, invece, tale conclusione non è sufficientemente differenziata.

Oltre a questo argomento, la corte sottolinea come lo scandalo AutoPostale possa essere considerato come un evento importante ai sensi della LTras. L’accesso ai documenti può avere un interesse particolare in materia di informazione. Il TAF deve pertanto tener conto di queste considerazioni nella ponderazione globale degli interessi.

Perizia gratuita
Il Tribunale federale ricorda infine il fatto che AutoPostale otterrebbe con il rapporto dell’ASR una perizia gratuita che potrebbe essere utilizzata in caso di un processo nei confronti di KPMG. Il Tribunale amministrativo federale aveva scartato l’ipotesi che ci fosse un interesse pubblico preponderante a queste considerazioni di carattere finanziario.

Per i giudici losannesi, non va dimenticato il fatto che la Confederazione è l’azionista unico di AutoPostale e che si tratta di un’impresa pubblica che adempie essenzialmente compiti di interesse pubblico. Non è quindi escluso che le considerazioni finanziarie di AutoPostale e della Posta siano una questione di interesse pubblico.

Posta soddisfatta
La reazione del gigante giallo non si è fatta attendere. In una nota odierna la Posta afferma che “la sentenza fa chiarezza e rende giustizia e potrebbe darci accesso a un documento per noi importante”.

Non appena il rapporto sarà consultabile, l’ex regia federale lo analizzerà attentamente e deciderà ulteriori azioni. “Per noi è anche importante che si vada avanti nelle varie questioni ancora in sospeso, come quelle sulla responsabilità e un eventuale risarcimento”, precisa ancora la Posta.

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