Il commento
"Attesa la perdita di Credit Suisse, ora bisogna capire com'è messa UBS"
©Gabriele Putzu
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Redazione
2 anni fa
Oggi sono arrivati i risultati trimestrali di Credit Suisse: la perdita è di 1.3 miliardi di franchi. Domani verranno comunicati quelli di UBS. Come leggere questa situazione? Ticinonews ne ha parlato con Lino Terlizzi.

Una perdita di 1.3 miliardi di franchi. Deflussi di capitale che ammontano a oltre 180 miliardi, di cui 61 solo in questo 2023. È questo il bilancio trimestrale annunciato oggi da Credit Suisse. “Qualcuno pensava peggio, altri meglio, ma i dati annunciati corrispondono a quelli attesi alla vigilia e nelle scorse settimane”, ha spiegato a Ticinonews il giornalista Lino Terlizzi. “Si sapeva che l’Istituto fosse in perdita, cifre rosse accumulate negli anni e nei mesi precedenti. Così come si era a conoscenza di un deflusso dei fondi dalla banca frutto di una crisi di fiducia da parte dei clienti in Credit Suisse, che per altro ha mantenuto dei parametri patrimoniali di un certo livello. Si spera che con l’acquisizione da parte di UBS possa cessare questo ritiro di fondi”, ha continuato Terlizzi.

Domani i risultati trimestrali di UBS

“Sono dati attesi sulla piazza elvetica, ma non solo. Risultati che questa volta assumono un significato particolare perché UBS deve farsi carico dell’acquisizione di Credit Suisse. Un’operazione che non è priva di problemi, anche se al tempo stesso rappresenta un’opportunità. Ora bisognerà seguire passo dopo passo il percorso di formazione di questo nuovo grande aggregato bancario elvetico. Da questo punto di vista è importante vedere -anche attraverso i risultati di domani- qual è la situazione di UBS”, ha concluso Terlizzi.

Giovedì i risultati della BNS

La Banca nazionale svizzera (BNS) dovrebbe aver realizzato un sostanzioso utile nel primo trimestre: gli analisti di UBS stimano la cifra fra 17,5 e 27,5 miliardi di franchi. Ma invitano anche alla cautela riguardo a possibili distribuzioni agli enti pubblici. L'istituto, che presenterà i suoi conti giovedì, dovrebbe aver approfittato dall'andamento complessivamente favorevole, seppur molto volatile, dei mercati finanziari, si legge in un'analisi diffusa oggi da UBS. Il corso dell'oro ha inoltre beneficiato della debolezza del dollaro e delle turbolenza del comparto bancario. Il buon risultato del primo trimestre - che segue la perdita record di 132 miliardi del 2022 - dovrebbe alimentare la speranza della Confederazione e in particolare dei Cantoni di tornare a ricevere versamenti dalla BNS. Tuttavia, la performance del primo trimestre non deve essere proiettata sull'intero anno, mettono in guardia gli esperti di UBS. Per poter distribuire l'anno prossimo, la BNS deve prima compensare una perdita di bilancio di circa 40 miliardi di franchi nel 2023. A ciò si aggiungono gli accantonamenti per le riserve monetarie: questi ammontavano a circa 10 miliardi di franchi, ma è possibile che vengano ridotti in considerazione della mutata situazione di partenza. Per una distribuzione minima, la BNS dovrebbe conseguire un utile (prima degli accantonamenti alle riserve) di 45-50 miliardi di franchi: possibile ma improbabile, secondo gli specialisti di UBS.