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Assistenza a domicilio, iniziativa SSR e materiale bellico
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Ats
un giorno fa
Le discussioni sull’iniziativa popolare “200 franchi bastano!” sono iniziate la scorsa settimana. Visto l'elevato numero di oratori che si sono annunciati, il dibattito non potrà concludersi oggi.

Seduta accorciata oggi alle Camere federali: i dibattiti saranno infatti interrotti già a mezzogiorno in entrambi i consigli per lasciare spazio alle tradizionali escursioni dei gruppi parlamentari. Il Nazionale ha in agenda (dalle 8) le discussioni, a livello di divergenze, sulla modifica di legge che si propone di favorire il più a lungo possibile la permanenza degli anziani al loro domicilio. La Camera del popolo riprenderà poi l'esame dell'iniziativa popolare "200 franchi bastano! (Iniziativa SSR)". Sostenuta dall'UDC, dall'Unione svizzera delle arti e mestieri e dai Giovani PLR, il testo prevede la riduzione del canone annuale da 335 a 200 franchi e l'esenzione dal pagamento per tutte le aziende. Il Consiglio federale, che respinge l'iniziativa, propone di ridurre il canone a 300 franchi entro il 2029. Le discussioni sono iniziate la settimana scorsa. Visto l'elevato numero di oratori che si sono annunciati, il dibattito non potrà concludersi oggi. Continuerà domani mattina. Visto il parere di coloro che si sono già espressi, l'iniziativa non ha nessuna chance di essere accolta.

I temi dei "senatori"

Il Consiglio degli Stati (dalle 8.15) dovrà invece stabilire come allentare le attuali norme riguardanti l'esportazione di materiale bellico. Mentre il Consiglio federale prevede una deroga limitata nel tempo, la commissione preparatoria vuole accettare le richieste di esportazione di alcuni Paesi, la maggior parte dei quali sono membri della NATO. Simili domande dovrebbero essere rifiutate in circostanze eccezionali e se gli interessi di politica estera o di sicurezza della Svizzera lo richiedono. Una minoranza della commissione propone invece di non entrare in materia sul progetto. A suo avviso, un allentamento della legge sul materiale bellico metterebbe fondamentalmente in discussione la neutralità della Svizzera.

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