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Arrampicata, attenzione alle sostanze emanate dalle scarpette
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Ats
14 ore fa
Secondo i risultati di uno studio, le calzature contengono composti di gomma simili a quelli utilizzati nella produzione di pneumatici per automobili. Tra questi vi sono anche additivi sospettati di essere tossici per l'uomo e per l'ambiente.

Una palestra di arrampicata può essere inquinata tanto quanto una strada trafficata. È la sorprendente scoperta fatta da scienziati del Politecnico federale di Losanna (EPFL) e dell'Università di Vienna, secondo cui le responsabili sono sostanze chimiche potenzialmente pericolose emanate dalle apposite scarpette. Quando si pratica arrampicata indoor, si pensa di fare un favore alla propria salute. Ma, avverte in una nota odierna l'ateneo romando, non si considerano le sostanze presenti nelle scarpe utilizzate per questo sport, che possono finire nei polmoni degli scalatori. Secondo i risultati di uno studio, tali calzature contengono composti di gomma simili a quelli utilizzati nella produzione di pneumatici per automobili. Tra questi vi sono anche additivi sospettati di essere tossici per l'uomo e per l'ambiente.

I dati raccolti

"Come gli pneumatici, le suole delle scarpette sono prodotti ad alte prestazioni, per i quali gli additivi svolgono un ruolo essenziale, consentendo loro di essere più forti e resistenti", spiega, citata nel comunicato, Anya Sherman, ricercatrice presso il Centro di microbiologia e scienza dei sistemi ambientali (CeMESS) dell'Università di Vienna. Al lavoro ha partecipato anche Thibault Masset, del Laboratorio centrale ambientale dell'EPFL, lui stesso, così come la collega, appassionato di arrampicata. Questi ha raccolto campioni di polvere nelle palestre di Svizzera, Francia e Spagna. Ha inoltre analizzato le suole di una trentina di paia di scarpe, per confrontare la loro composizione chimica con le particelle trovate nelle aree di arrampicata. I dati sono poi stati integrati con quelli ottenuti da Vienna.

I risultati

Gli scienziati si sono resi conto che l'inquinamento dell'aria nei locali era più alto di quanto si immaginassero. La concentrazione di additivi era particolarmente elevata quando un gran numero di persone si trovavano contemporaneamente in uno spazio ristretto. Secondo Thilo Hofmann, vicedirettore del CeMESS, i livelli misurati erano addirittura tra i più alti mai registrati al mondo e paragonabili a quelli delle strade a più corsie delle megalopoli. Nelle suole delle scarpette sono stati identificati quindici additivi, alcuni dei quali sono gli stessi che si trovano negli pneumatici. Un esempio è il 6PPD, che è stato collegato alla morte dei salmoni nei fiumi. A questo stadio, gli effetti sulla salute umana sono ancora sconosciuti. Tuttavia, sottolinea Hofmann, "queste sostanze non dovrebbero essere presenti nell'aria che respiriamo". Per saperne di più sui rischi, gli scienziati dell'EPFL hanno già presentato un nuovo progetto di ricerca, che condurranno in collaborazione con esperti in tossicologia.