Consiglio federale
Antibiotici sfusi in farmacia per ridurre le resistenze
©Gabriele Putzu
©Gabriele Putzu
Keystone-ats
7 ore fa
Quello della resistenza agli antibiotici è un tema di salute pubblica. Il governo nazionale vuole intervenire per arginare il problema.

La dispensazione di antibiotici sfusi sarà obbligatoria nelle farmacie e facoltativa negli studi medici. Il Consiglio federale ha deciso oggi di intervenire in tal senso per ridurne l'assunzione inappropriata e contrastare così lo sviluppo di resistenze a questi farmaci. L'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) elaborerà le basi legali e porrà in consultazione un progetto preliminare entro la fine del 2026. La misura proposta garantisce che i pazienti ricevano la quantità di antibiotici di cui hanno effettivamente bisogno e ne promuove così l'utilizzo consapevole e corretto, precisa il Governo in una nota. Il Consiglio federale rileva che in Svizzera, nel 30-50% dei casi, la quantità prescritta non corrisponde a quella contenuta nella confezione originale, il che può implicare un'assunzione inappropriata, portando a resistenze.

Obbligo per i medici da valutare

Come detto, la dispensazione sarà obbligatoria nelle farmacie e facoltativa negli studi medici, per tenere conto delle diverse condizioni quadro gestionali e infrastrutturali. Ma l'esecutivo ritiene che nell'ambito di una successiva valutazione occorrerà riesaminare l'opportunità di estendere l'obbligo al corpo medico. Durante l'elaborazione del progetto si dovrà inoltre chiarire se la dispensazione sfusa andrà applicata anche ad altri gruppi di medicamenti oltre agli antibiotici.

Per la salute

I costi annui di attuazione della misura nelle farmacie sono stimati in circa 5,1 milioni di franchi a carico dell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS), mentre i risparmi realizzati sugli antibiotici sono quantificati in circa 4,5 milioni di franchi. Secondo le stime, i costi annui a carico dell'AOMS ammonterebbero pertanto all'incirca a 0,6 milioni di franchi. A questi si contrappone un beneficio per la salute: la misura è infatti fondamentale per preservare a lungo termine l'efficacia degli antibiotici in Svizzera.