
Le esportazioni di materiale bellico hanno registrato un aumento di 159,8 milioni di franchi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, passando da 356,8 a 516,6 milioni di franchi. Questo aumento è dovuto in particolare ad alcune grandi transazioni. L’esperienza mostra che le esportazioni di materiale bellico sono soggette a forti oscillazioni.
I cinque maggiori acquirenti sono stati il Qatar, che ha ricevuto materiale per un valore di 117,5 milioni di franchi, seguito dalla Danimarca con 101,7 milioni, dall’Arabia Saudita con 54,4 milioni, dalla Germania con 47,7 milioni e dal Botswana con 33,1 milioni.
Gli articoli esportati
Qatar sono stati esportati principalmente sistemi di difesa antiaerea intesi a proteggere gli stadi durante i Mondiali di calcio che si svolgeranno nell’inverno del 2022. In Danimarca e Botswana sono stati esportati in particolare veicoli blindati del tipo Piranha e in Germania soprattutto munizioni, componenti per veicoli blindati, pezzi di ricambio per sistemi di difesa antiaerea nonché armi da fuoco portatili e armi corte. Dal 2016 non vengono più autorizzate esportazioni in Arabia Saudita di materiale bellico per il quale sussiste un rischio elevato che possa essere impiegato nel conflitto in corso nello Yemen. Le esportazioni in Arabia Saudita comprendono da allora, e anche quest’anno, esclusivamente ricambi e munizioni per sistemi di difesa antiaerea.
Qatar e Botswuana in breve
Il Qatar negli ultimi anni è riuscito ad affermarsi per il suo attivismo politico, come riporta l’atlante geopolitico Treccani, con i suoi tentativi di mediazione dei conflitti in Sudan, Afghanistan e Palestina. La famiglia regnante degli Al-Thani concentra il potere tra le sue mani, e malgrado l’adozione della nuova costituzione nel 2008 l’elezione del parlamento non si è ancora tenuta, e quest’organo continua a giocare un ruolo marginale. Il paese risulta stabile e al sicuro da minacce esterne; la sua sicurezza è garantita in particolar modo da potenze straniere, soprattutto gli Usa. Negli scorsi mesi aveva suscitato indignazione le rivelazioni del Guardian, che parlavano di più di 6000 lavoratori deceduti per la costruzione degli impianti della coppa del mondo.
Il Botswana è un paese democratico nella quale si sono tenute elezioni regolari ogni cinque anni a partire dal 1969, oltre che una burocrazia relativamente non corrotta e un buon rispetto per diritti umani e lo stato di diritto, riprota l’enciclopedia Britannica. La libertà economica è elevata, al 36esimo posto al mondo, ciò che ne fa una delle più floride dell’Africa.
Decisione del Consiglio federale in merito al conflitto in Ucraina
Sulla base del principio di parità di trattamento previsto dal diritto della neutralità e della legge sul materiale bellico (LMB), le esportazioni di materiale bellico in Ucraina dalla Svizzera non possono in linea di massima essere autorizzate. Questo vale anche per le esportazioni tramite Paesi terzi. La LMB prevede la possibilità per le imprese svizzere di partecipare alle catene del valore internazionali dell’industria degli armamenti. Il 3 giugno 2022 il Consiglio federale ha pertanto deciso che le forniture di componenti e assemblaggi restano possibili senza ulteriori limitazioni purché il loro valore rispetto al materiale bellico finito non oltrepassi una certa soglia e siano rispettati i criteri di autorizzazione di cui all’articolo 22a LMB. Sono quindi escluse esportazioni dirette verso l’Ucraina o la Russia.
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