Svizzera
Alle donne svizzere non piace il "mammo"
Alle donne svizzere non piace il "mammo"
Alle donne svizzere non piace il "mammo"
Redazione
8 anni fa
Solo l'11% vorrebbe un uomo casalingo. E solo il 3% vorrebbe lavorare a tempo pieno una volta madre

Le donne svizzere non apprezzano il "mammo": solo l'11% vorrebbe al proprio fianco un uomo con un impiego al massimo a metà tempo. E anche i padri hanno a loro volta una concezione tradizionale della famiglia: due su tre ritengono che la compagna debba lavorare al massimo al 50% in presenza di figli. I dati emergono da un sondaggio, condotto in aprile da 20 Minuten e pubblicato oggi, su femminismo e parità fa i sessi, a cui hanno partecipato 6889 persone della Svizzera tedesca: i dati sono stati in seguito ponderati da due politologi sulla base di variabili geografiche e sociodemografiche affinché possano rispecchiare al meglio la struttura della popolazione elvetica. Ne risulta che il 61% degli uomini e il 67% delle donne desidera un modello di famiglia in cui entrambi i genitori lavorano e in cui la cura della casa e dei bambini sia divisa in parti sostanzialmente uguali. Per il 66% del campione - quasi uguali i dati dei due sessi - la carriera professionale è importante o molto importante. Ma solo il 3% delle donne intende lavorare al 100%, una volta madre. Un impiego al 50-80% entra in considerazione per il 17% delle interpellate, mentre la maggioranza (56%) indica di voler lavorare a metà tempo o ancora meno. La propensione a esercitare un'attività professionale è più forte fra le donne più giovani e quelle con diploma universitario: ma anche in questo gruppo il tempo pieno è ambito solo dal 6%, mentre trova una maggioranza l'impiego al 50-80%. Il 19% delle donne desidera che il padre dei loro figli lavori al 100%, il 39% punta su un massimo dell'80%, il 10% sul massimo del 50%, mentre solo l'1% vuole vedere il compagno sempre a casa e il 31% dà una risposta possibilista: è uguale, l'importante è che il bambino stia bene. Il 46% degli uomini vorrebbe poter lavorare all'80%: il 30% preferisce il 100%, solamente il 18% è per un massimo di 50%. Una madre che la lavora a tempo pieno è auspicata solo dall'8% del campione maschile: i due terzi ritengono che la genitrice debba avere un impiego al massimo a metà tempo. Chi si occupa della casa e dei figli? Nel 37% dei casi l'onere è condiviso, nel 34% la donna e nel 3% l'uomo. Interrogati sul perché di questa discrepanza fra i sessi il 31% afferma che le donne si occupano più volentieri dei figli, il 20% che si subordinano e il 16% dà la colpa all'assenza di un congedo paternità. Dai dati emerge quindi una concezione tradizionale dei ruoli famigliari, cosa che viene confermata da Clivia Koch, presidente di Wirtschaftsfrauen Schweiz, associazione che vuole promuovere le donne in carriera. "Anche io osservo che molte donne sono sì favorevoli all'uguaglianza nella vita professionale e in quella privata, ma nel contempo desiderano un uomo ricco e forte. Forse è un impulso interno, che si tratta di superare", afferma in un'intervista a 20 Minuten. Secondo Koch il cambiamento dei ruoli sarà molto lento e dipenderà dalla pressione economica. "In Paesi conservatori come l'Italia o la Spagna la società è meno critica nei confronti delle donne attive professionalmente, perché è dipendente da loro", sottolinea.

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