Svizzera
Aiuti fino a 1 miliardo per i casi di rigore
Keystone-ats
5 anni fa
Il Consiglio federale propone di incrementare gli aiuti finanziari per le aziende in difficoltà a causa della pandemia. Previsti anche aiuti a fondo perso per lo sport e un’estensione del lavoro ridotto

La crisi innescata dalla pandemia e le richieste avanzate da più parti non lasciano indifferente il Consiglio federale, che oggi ha deciso di proporre con urgenza al Parlamento un incremento degli aiuti finanziari per i casi di rigore fino a 1 miliardo di franchi e un aumento della quota a carico della Confederazione, portandola a circa due terzi. Prevista anche un’estensione delle prestazioni nell’ambito del lavoro ridotto e un sostegno, anche con contributi a fondo perso, ai club sportivi di livello professionistico e semiprofessionistico. Per quanto riguarda i casi di rigore, all’inizio di novembre il Governo aveva annunciato 200 milioni di franchi di aiuti. Conformemente alla legge Covid-19 approvata dal Parlamento in settembre, i Cantoni sono chiamati a stanziare lo stesso importo, portando il totale a disposizione delle aziende in difficoltà a 400 milioni. Il ministro delle finanze Ueli Maurer aveva però avvertito che il provvedimento non sarebbe stato probabilmente sufficiente.

Oggi il Consiglio federale ha pertanto deciso di sbloccare altri 600 milioni, l’80% dei quali a carico della Confederazione e il 20% dei Cantoni, ha annunciato in conferenza stampa Maurer. Inoltre, per venire incontro ai Cantoni, il Consiglio federale desidera semplificare l’esecuzione e agevolare loro l’accesso ai dati delle imprese. Le misure sono destinate in particolare alle aziende del settore eventi, dei viaggi, del turismo. Solo quelle che erano redditizie prima della crisi potranno beneficiare del sostegno. Dovranno però dimostrare di non aver ricevuto altri aiuti Covid.

Lavoro ridotto per contratti durata determinata
Per salvaguardare i posti di lavoro ed evitare licenziamenti dovuti alla pandemia, le prestazioni dell’assicurazione contro la disoccupazione (AD) nell’ambito dell’indennità per lavoro ridotto dovranno nuovamente essere estese in modo mirato, ha da parte sua annunciato il ministro dell’economia Guy Parmelin. Diverse misure dell’AD emanate in primavera e basate sul diritto di necessità dovranno essere trasposte nella legge Covid-19. Per questo, ha sottolineato Parmelin deve essere esteso il diritto alle indennità per lavoro ridotto ai rapporti di lavoro di durata determinata ed eliminato il periodo d’attesa se si percepiscono indennità per lavoro ridotto. L’estensione di questo diritto vale anche per gli apprendisti, nella misura in cui ciò consentirà loro di terminare almeno la formazione. La situazione economica rimane preoccupante, ha aggiunto il consigliere federale, ma con questi provvedimenti cerchiamo di preservare il maggior numero di impieghi e il potere d’acquisto della popolazione.

Sport, anche contributi a fondi perso
Per quanto riguarda lo sport, a complemento dei provvedimenti già adottati, i club di livello professionistico e semiprofessionistico devono poter ricevere, oltre a mutui, anche contributi a fondo perso, ha annunciato la consigliera federale Viola Amherd. Il loro scopo è garantire l’esistenza delle strutture di base dello sport di competizione e di massa della Svizzera come pure degli allenamenti e delle competizioni. Sulla base delle cifre relative alla stagione 2018/2019, il Consiglio federale intende indennizzare i club fino a due terzi delle mancate entrate derivanti dalla vendita dei biglietti. Le perdite in termini di sponsoring e pubblicità saranno per contro a carico loro.

In contropartita, i club dovranno rispettare condizioni più severe, per esempio riducendo i salari. “Quelli che superano 148’000 franchi dovranno essere ridotti del 20%”, ha spiegato Amherd, facendo riferimento al tetto massimo per il guadagno garantito dall’assicurazione contro gli infortuni. Per almeno 5 anni non potranno inoltre versare dividendi. Dovranno poi proseguire l’attuazione delle misure di promozione dei giovani e delle donne almeno nella stessa misura della stagione 2018/2019 e garantire la massima trasparenza sull’utilizzo dei fondi. Amherd ha spiegato che i club sportivi sono di grande importanza per la società e gli sport di squadra professionistici sono importanti anche dal punto di vista economico. Da essi dipendono infatti circa 100’000 posti di lavoro. Dei 175 milioni di franchi sbloccati nel preventivo 2021 per garantire questi prestiti, dovranno poter essere utilizzati al massimo 115 milioni di franchi a titolo di contributi a fondo perso.

Riattivazione crediti
Il Consiglio federale ha inoltre deciso di riattivare il programma di crediti Covid-19. In primavera questi hanno costituito un aiuto d’emergenza per far fronte ai problemi di liquidità. La situazione attuale non è paragonabile a quella della prima ondata, ha rilevato il Governo, dato che sono già in atto importanti provvedimenti di sostegno statali e finora non si riscontra alcun fallimento del mercato nell’assegnazione dei crediti commerciali ordinari da parte delle banche. Malgrado ciò, per poter reagire rapidamente a un’eventuale stretta creditizia, l’Esecutivo ha chiesto al Parlamento di adottare una norma di delega per l’istituzione di un nuovo programma. Se la situazione sul mercato dei crediti peggiorasse in modo netto e l’approvvigionamento creditizio non fosse più sufficiente, il Consiglio federale potrebbe istituire un nuovo sistema di fideiussioni solidali a livello di ordinanza.

Multe
Infine, nel quadro della legge Covid-19, il Consiglio federale ha proposto una modifica della legge sulle multe disciplinari (LMD). Le contravvenzioni di lieve entità della legge sulle epidemie (LEp), come le violazioni dell’obbligo di portare la mascherina, devono poter essere punite con una semplice multa disciplinare. Abbiamo bisogno di disciplina”, ha detto Ueli Maurer. L’obiettivo è quello di ridurre il numero di infezioni, “per l’economia e in definitiva per tutti noi”. Si può essere critici, ma indossare una mascherina è un obbligo.

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