Svizzera
"Aiuti alla mobilità per persone con disabilità, quali margini per l'innovazione?"
©Chiara Zocchetti
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Redazione
2 ore fa
Il deputato del Centro Giorgio Fonio interpella il Consiglio federale, chiedendo se sia a conoscenza dei benefici sociali delle nuove tecnologie di mobilità e del loro potenziale impatto economico positivo per le assicurazioni sociali.

Negli ultimi anni gli ausili alla mobilità per persone con disabilità hanno registrato importanti progressi tecnologici, che si sono tradotti in ampi benefici per le persone toccate. Attualmente però – rileva il consigliere nazionale centrista Giorgio Fonio – una serie di tecnologie in Svizzera sono confrontate con l’impossibilità di rimborso da parte delle assicurazioni sociali, in quanto non rispondono ai requisiti del tariffario dell’AI. Ciò, di fatto, “preclude l'accesso a un aumento della qualità di vita alle persone con disabilità".

Le domande al Governo

In un’interpellanza depositata oggi, il deputato ticinese chiede quindi al Consiglio federale se è a conoscenza dei benefici sociali delle nuove tecnologie di mobilità e del loro potenziale impatto economico positivo per le assicurazioni sociali, così come delle limitazioni imposte dalle attuali disposizioni OMAI e tariffario del CTM, “che impediscono l’adozione di dispositivi moderni e innovativi, tra cui tecnologie prodotte da aziende elvetiche”. Fonio chiede inoltre di quali dati o studi dispone il Governo in merito all’impatto di queste restrizioni sull’accesso reale agli ausili avanzati da parte delle persone con disabilità, e se l’Esecutivo è eventualmente disponibile a studiare gli impatti positivi finanziari delle nuove tecnologie disponibili.

Di seguito gli ulteriori interrogativi posti:

Il Consiglio federale intende promuovere modifiche all’OMAI o alle linee guida della CTM affinché il tariffario riconosca e finanzi meglio ausili innovativi?
Il Governo valuta utile l’inclusione nel controprogetto all’iniziativa del 20 settembre 2024 “Per l’uguaglianza delle persone con disabilità” di una clausola esplicita che garantisca, a livello federale, la flessibilità tariffaria necessaria per coprire rapidamente nuove tecnologie per la mobilità? In caso affermativo, quali tempi e forme concrete prevede per una revisione del tariffario AI?