Svizzera
Aiuti al settore culturale fino a fine 2022
immagine CdT/Putzu
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Ginevra Benzi
3 anni fa
Il Consiglio federale ha deciso di estendere fino a fine anno gli aiuti di emergenza Covid destinati agli operatori culturali professionisti. Fino ad ora sono state accettate 6'645 domande, con un erogazione di circa 23milioni di franchi

Anche se la situazione pandemica sembra stia dando segni di miglioramento, il settore culturale e degli eventi pubblici deve ancora fare i conti con condizioni critiche. La revoca delle restrizioni, inoltre, non sembra essere sufficiente per una ripresa economica. Per far fronte a questa crisi, il Consiglio federale ha deciso di prolungare fino a fine anno gli aiuti finanziari di emergenza Covid erogati da Suisseculture Sociale. A renderlo noto è l’associazione stessa attraverso un comunicato stampa.

Gli aiuti da Suisseculture Sociale
A partire dal 21 marzo 2020, l’associazione Suisseculture Sociale, incaricata dalla Confederazione, eroga gli aiuti di emergenza Covid destinati agli operatori culturali professionisti, che rappresentano l’anello principale della catena di aiuti. L’obiettivo di questo sussidio è di aiutare tutti gli operatori culturali che in questo periodo pandemico non sono in grado di provvedere al proprio sostentamento né con la sola indennità Corona, né con l’indennità per perdita di guadagno né tantomeno con i sussidi disoccupazione.

Le domande analizzate
Sono 8'432 le domande elaborate da Suisseculture per il sostegno bimestrale, per un totale di 3'000 richiedenti. Di queste, ne sono state accettate 6'645, con un’erogazione totale di circa 23 milioni di franchi, che per molti hanno rappresentato l’unica entrata

Verso la fine delle restrizioni

Gli ultimi sviluppi della pandemia segnati da Omicron, il Consiglio federale ha deciso nelle ultime settimane di preannunciare con molteplici segnali la fine delle restrizioni nel settore culturale e degli eventi pubblici. Fra un po’ si dovrebbe poter dire addio all’obbligo del certificato, di stare seduti e di indossare la mascherina. Ovviamente la fine delle restrizioni non si traduce automaticamente nella fine dell’impatto economico che ha causato il virus e proprio per questo motivo il settore culturale necessita di tempi più lunghi per una totale ripresa, così come per la pianificazione e per la pubblicità.

Misure prolungate fino a fine anno
Anche sul fronte prenotazioni, viste le incertezze e i timori del pubblico, ci sarà bisogno di tempo per una totale ripresa. Per questo motivo Confederazione e Parlamento hanno deciso di prolungare fino a fine 2022 alcune singole misure, indipendentemente dagli sviluppi futuri della situazione epidemiologica, nonché dai relativi provvedimenti. Le domande per l’ottenimento di una copertura dei costi di sussistenza possono essere presentate ogni due mesi.

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