Svizzera
Agli svizzeri il formaggio fa sempre più gola
Immagine archivio CdT
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Keystone-ats
2 anni fa
Oltre alle nuove varietà regionali, i formaggi tradizionali a pasta semidura, in particolare quelli della Svizzera romanda, sono sempre più apprezzati nella Confederazione

L'anno scorso il consumo di formaggio in Svizzera è stato di 23,2 chili a persona, con un lieve incremento di 100 grammi (+0,4%) rispetto al 2020. Alla crescita hanno contribuito soprattutto quelli a pasta semidura. Lo segnala un comunicato odierno dei Produttori svizzeri di latte (PSL), nel quale si precisa che il 57,4% del formaggio fresco acquistato nella Confederazione è di origine nazionale. La quota è diminuita del 4,3% nell'anno in rassegna anche a causa della chiusura per cinque mesi dei ristoranti per via della pandemia da Covid-19.

Consumo aumentato del 0,5% rispetto al 2020
Nel 2021 la popolazione svizzera (8,8 milioni di abitanti) ha consumato complessivamente circa 203'896 tonnellate di formaggio indigeno o straniero, ossia oltre 1'089 tonnellate in più (+0,5%) rispetto all'anno precedente. La tendenza in favore del cacio a pasta semidura, è proseguita lo scorso anno. Il calo del formaggio a pasta dura è stato più che compensato dall'aumento del consumo di quello semiduro (+210 grammi a persona).

Formaggi tradizionali maggiormente apprezzati
Oltre alle nuove varietà regionali, i formaggi tradizionali a pasta semidura, in particolare quelli della Svizzera romanda (Tête de Moine AOP, Vacherin Fribourgeois AOP, Raclette du Valais AOP e il formaggio da raclette svizzero), sono sempre più apprezzati nella Confederazione. Dall'estate 2021, nella statistica si tiene conto anche della produzione di formaggio al latte di bufala, il che ha generato una aumento di 35 grammi a persona per i prodotti speciali, precisa ancora PLS nella nota.

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