Svizzera
Aggiunta al preventivo, resta divergenza su farmaci covid
immagine Shutterstock
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Keystone-ats
2 anni fa
Diversi parlamentari borghesi hanno fortemente criticato la procedura. Il consigliere federale Ueli Maurer ha confermato che il governo ha già deciso di chiedere nella seconda aggiunta al preventivo 100 milioni per riservare e acquistare i medicamenti contro il Covid-19

Rimangono delle divergenze in merito alla prima aggiunta al preventivo 2022 della Confederazione dopo il secondo passaggio al Consiglio nazionale, che non ha voluto sbloccare fondi supplementari per acquistare medicamenti anti-covid. La decisione è stata presa con 105 voti favorevoli, 82 contrari e 4 astenuti.

100 milioni di franchi
Tale supplemento, che non figurava nel messaggio del Consiglio federale, era stato inserito nel progetto dal Consiglio degli Stati. Concretamente si tratta di mettere a disposizione 100 milioni di franchi per riservare e acquistare medicamenti contro il Covid-19 per le persone immunodepresse. L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha infatti concluso con l’azienda AstraZeneca Svizzera un contratto per l’approvvigionamento di medicamenti in grado di prevenire la COVID-19. Si tratta di una terapia anticorpale combinata a base di tixagevimab e cilgavimab. L’impiego di questi medicamenti è previsto nei gruppi a rischio con sistema immunitario indebolito. Tali persone infatti non possono ricorrere alla vaccinazione per proteggersi dalla COVID-19.

Le critiche
Diversi parlamentari borghesi, pur dicendo di capirne le ragioni, hanno fortemente criticato la procedura: “siamo rimasti sorpresi che gli Stati hanno inserito questi 100 milioni supplementari, che non erano stati richiesti dal governo”, ha ad esempio affermato Alois Gmür (Centro/SZ). In molti si sono rifiutati di approvare una somma così importante senza un messaggio governativo. “Non abbiamo niente di scritto, tutto si è svolto oralmente”, ha denunciato Lars Guggisberg (UDC/BE) dicendo che si potrà tranquillamente discuterne nella sessione di giugno quando si dibatterà della seconda aggiunta al preventivo. “Siamo in disaccordo con la procedura scelta, ma non contestiamo la necessità di agire”, in questo senso non serve aspettare il messaggio formale del Consiglio federale, a farne le spese saranno le persone immunodepresse che non possono essere vaccinate, ha replicato Peter Schilliger (PLR/LU). “Il coronavirus è ancora ben presente nella società“, ha detto Sarah Wyss (PS/BS) ricordando l’aumento dei casi positivi e il long-covid.

Il governo ha già deciso
Il consigliere federale Ueli Maurer ha confermato che il governo ha già deciso di chiedere questi 100 milioni nella seconda aggiunta al preventivo. L'esecutivo non sarebbe comunque dispiaciuto se le camere dovessero sbloccare questi fondi già oggi, ha aggiunto il ministro delle finanze. Nelle sedute precedenti, Consiglio nazionale e degli Stati si erano già messi d'accordo sullo stanziamento, quale prima aggiunta al preventivo 2022, di 3,4 miliardi di franchi per contrastare le ripercussioni negative della pandemia.

Previsti 3 crediti
Tale supplemento, prevede tre crediti che riguardano rispettivamente l'indennità di perdita di guadagno per il coronavirus (1,7 miliardi), la partecipazione della Confederazione agli aiuti per i cosiddetti casi di rigore (900 milioni) e il contributo federale all'assicurazione contro la disoccupazione per le indennità per lavoro ridotto (800 milioni). Tutti gli aumenti vengono chiesti come fabbisogno finanziario eccezionale. Il dossier torna al Consiglio degli Stati.

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