Corona-leaks
Affaire Berset, le commissioni vogliono indagare
© Shutterstock
© Shutterstock
Le commissioni della gestione delle Camere hanno deciso di istituire un gruppo di lavoro composto di sei persone per indagare sulle fughe di notizie durante la pandemia e il ruolo del ministro.

Le commissioni della gestione del parlamento hanno istituito un gruppo di lavoro di sei persone che dovrà indagare sulle indiscrezioni che hanno riguardato il Dipartimento federale dell'Interno (DFI) di Alain Berset. Non solo. L'indagine sarà estesa anche a tutte le "soffiate" provenienti dal Consiglio federale e dall'amministrazione riguardanti il periodo della pandemia di coronavirus. Lo ha dichiarato oggi ai media Matthias Michel (PLR/ZG), presidente della Commissione della gestione del Consiglio degli Stati, accompagnato dalla presidente dell'omologa Commissione del Consiglio Nazionale, Prisca Birrer-Heimo (PS/LU). Stando ai due deputati, vista la portata di quanto accaduto, soprattutto a causa della sistematicità di certe indiscrezioni legate alla politica anti-Covid e al coinvolgimento dei media, la vicenda non deve più ripetersi.

Il gruppo di lavoro

Il gruppo di lavoro sarà composto da sei persone: si tratta dei consiglieri agli Stati Philippe Bauer (PLR), Daniel Fässler (Il Centro) e Hans Stöckli (PS), nonché dei consiglieri nazionali Thomas de Courten (UDC), Katja Christ (Verdi liberali) e Manuela Weichelt (Verdi). Sono stati presi in considerazione tutti i partiti, anche quelli che non siedono in Consiglio federale, ha precisato Birrer-Heimo. Tenuto conto delle ripercussioni politiche e istituzionali della vicenda, non si è quindi tenuto conto della forza di ogni gruppo parlamentare a Berna. Il fatto di avere anche eletti non rappresentati in governo, ha spiegato la deputata socialista, contribuisce ad apportare uno sguardo diverso su questo affare. La "piccola" taglia del gruppo di lavoro si spiega anche con la volontà di mantenere il riserbo evitando fughe di notizie. Il presidente del gruppo di lavoro è Bauer e il suo vice de Courten.

I compiti del gruppo

Michel ha precisato che le commissioni si sono decise per un gruppo di lavoro a causa dei limiti imposti loro: sono infatti in corso procedimenti penali, probabilmente per violazione del segreto d'ufficio. Insomma, il gruppo di lavoro dovrà muoversi rispettando le sue competenze e senza invadere il campo d'azione della giustizia in nome della separazione dei poteri. Quanto ai compiti del gruppo, ha aggiunto il "senatore" del canton Zugo, quest'ultimo dovrà stabilire quali e quante soffiate sono giunte dal Consiglio federale in relazione alle decisioni prese riguardo la pandemia, chi ne è all'origine e chi ne ha approfittato. Inoltre, dovrà appurare quali provvedimenti ha adottato Alain Berset per porre fine a tali indiscrezioni e quali il Consiglio federale in corpore. Michel ha insistito sugli strumenti limitati delle commissioni. Tuttavia non ha escluso che si possano anche esaminare i verbali del Consiglio federale attivando la Delegazione delle Commissioni della gestione dei due rami del parlamento, un istanza che ha questo potere e che si occupa anche di servizi segreti.

La vicenda

La "Schweiz am Wochenende" ha riferito una settimana fa che l'ex capo della comunicazione di Berset, Peter Lauener, aveva ripetutamente passato a Ringier, editore tra l'altro del "Blick", informazioni confidenziali sulle misure per contrastare il Covid previste dal Consiglio federale. Il domenicale, secondo proprie informazioni, si basa su e-mail e verbali di interrogatori a disposizione della redazione. Un procuratore federale straordinario ha avviato un procedimento che vede sospettato Lauener e ha interrogato anche Berset.