Svizzera
Adottato il sesto pacchetto di sanzioni Ue
Immagine Shutterstock
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Ginevra Benzi
3 anni fa
Il 3 giugno l’Ue ha adottato nuove sanzioni verso la Russia, accolto oggi anche dal CF. Questo comprende un embargo sul greggio e su alcuni prodotti petroliferi provenienti dalla Russia ed entrerà in vigore entro inizio 2023

Oggi il Consiglio federale ha approvato l’adozione delle nuove sanzioni dell’Ue nei confronti della Russia e della Bielorussia. Le corrispondenti ordinanze sono attualmente in adeguamento. Lo riferisce il Consiglio federale spiegando che il Dipartimento federale dell’economia, dalla formazione e della ricerca (DEFR) ha esteso le sanzioni finanziarie e di viaggio a un centinaio di altre persone.

Sesto pacchetto
Vista la gravità della situazione in Ucraina e per reagire all’aggressione militare russa, il 3 giugno l’Ue ha adottato nuove sanzioni verso la Russia arrivando così al “sesto pacchetto di sanzioni”. Questo comprende un embargo sul greggio e su alcuni prodotti petroliferi provenienti dalla Russia: l’embargo entrerà in vigore nei Paesi Ue entro inizio 2023 dopo un periodo di transizione, mentre per quanto riguarda il settore finanziario è stata nuovamente vietata la fornitura di servizi di revisione e consulenza delle imprese. Precisati anche i divieti di prestazione di servizi ai trust e il divieto di pubblicità nei contenuti prodotti o trasmessi da alcuni media russi come Russia Today o Sputnik.

L’adozione svizzera
Il 10 giugno il Consiglio federale ha deciso di adottare a sua volta questo pacchetto di sanzioni e ha incaricato il DEFR di modificare l’ordinanza che istituisce provvedimenti in relazione alla situazione attuale in Ucraina. Il DEFR dovrà inoltre esaminare in modo approfondito, unitamente al DFF e al DATEC, le conseguenze dell’adozione dell’embargo petrolifero in Svizzera. Il DEFR, conformemente alle sue competenze, ha approvato la designazione di oltre 100 nuove persone ed organizzazioni russe o bielorusse: si tratta di persone politicamente attive, di militari ritenuti responsabili dei crimini di Bucha, così come di persone attive nella comunicazione e nella propaganda e di oligarchi e rispettivi famigliari (tra i quali Aleksandra Melnichenko). La lista delle persone e organizzazioni sanzionate stilata dalla Svizzera corrisponde esattamente a quella dell’Ue, inoltre è stata approvata l’esclusione del servizio di messaggistica Swift di quattro nuove banche russe e bielorusse, tra cui la più grande di Russia, la Sberbank. Infine, sono anche state ampliate la lista dei beni vietati all’esportazione – che potrebbero contribuire al rafforzamento militare e tecnologico della Russia o allo sviluppo del suo settore di difesa e sicurezza – e la lista dei beni che non possono essere importati a causa della loro importanza economica. Tutte le modifiche entreranno in vigore oggi alle 18.

Immagine Wikipedia/Aleksandra Melnichenko
Immagine Wikipedia/Aleksandra Melnichenko

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