
Addio rendite AI ai giovani? La Conferenza degli uffici per l'assicurazione contro l'invalidità (CUAI) propone di abolirne il versamento per le persone sotto i 30 anni. L’idea è stata presentata dal vicepresidente della CUAI, Thomas Pfiffner, durante il programma Rundschau della SRF e riportata dal portale 20 Minutes. Alla base della proposta vi è una preoccupazione crescente, ovvero il numero di giovani che ricevono una rendita AI è in aumento, in particolare a causa di problemi di salute mentale, e questo comporta un onere crescente per il sistema. Tuttavia, la CUAI non intende abbandonare completamente i giovani con problemi di salute, ma sostituire la rendita con prestazioni più limitate e vincolate alla partecipazione a programmi terapeutici o di reinserimento. Per Pfiffner, questo permetterebbe una “gestione attiva dei casi”, utile sia per gli interessati sia per l’efficienza dell’Assicurazione Invalidità.
Rendite a termine: massimo tre anni
Un altro cambiamento proposto riguarda la durata delle rendite. Attualmente, una volta concesse, sono spesso a tempo indeterminato e difficili da revocare. Per Pfiffner, questo rappresenta una delle maggiori criticità del sistema. “Così si tende a costruire la propria vita attorno a quel sostegno”. La CUAI propone quindi di limitarne la durata a tre anni, per incentivare il ritorno all’attività lavorativa o a un percorso di autonomia.
In arrivo sul tavolo del governo
Come riportato da 20 Minutes, queste due misure – lo stop alle rendite AI per gli under 30 e la durata limitata delle prestazioni – saranno prossimamente sottoposte al Consiglio federale. È probabile che i Sette Saggi inizino a discuterne già prima dell’estate. Se approvate, segnerebbero un cambiamento radicale nell’approccio svizzero alla disabilità giovanile.