Svizzera
Addio al Covid pass il 16 febbraio?
© CdT/Gabriele Putzu
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Keystone-ats
3 anni fa
Secondo la SonntagsZeitung il Consiglio federale potrebbe abolire molte misure in tempi brevi

Il consigliere federale Alain Berset starebbe preparando una “turbo-apertura” dalle misure anti Covid che secondo indiscrezioni raccolte dalla SonntagsZeitung potrebbe scattare già il 16 febbraio.

Abolire telelavoro e quarantene
L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) non ha voluto rilasciare informazioni in merito, ma secondo informazioni racimolate dal domenicale zurighese a Palazzo federale sembra chiaro che il Consiglio federale discuterà mercoledì sulla fine dell’obbligo del telelavoro e delle quarantene per le persone che sono in contatto con positivi. Questi allentamenti dovrebbero entrare in vigore da subito, scrive la SonntagsZeitung.

Addio al pass per ristoranti, palestre e manifestazioni
Mercoledì 2 febbraio, Berset intenderebbe sottoporre ai colleghi di governo anche un piano per la fine dell’obbligo del certificato Covid, comprese le regole 2G e 3G per i ristoranti, le manifestazioni culturali e sportive, i centri fitness e i grandi eventi. Sul tavolo ci sarebbe anche l’abolizione delle limitazioni per le riunioni private, mentre l’obbligo delle mascherine potrebbe essere mantenuto.

Decisione ed entrata in vigore il 16 febbraio
Dopo un consultazione con i cantoni, il Consiglio federale dovrebbe prendere una decisione su queste aperture nella sua riunione del 16 febbraio. Ed anche in questo caso la loro entrata in vigore potrebbe essere immediata.

L’UFSP smorza gli animi
L’UFSP ha invece fatto sapere che la Svizzera si trova ancora nella fase di normalizzazione del modello trifase, che è ancora valido. Secondo l’UFSP, il modello a tre fasi - protezione, stabilizzazione e normalizzazione - è tuttora utilizzato come base di pianificazione, sia nel caso di una possibile ricaduta, come pure in vista di un’ulteriore normalizzazione e di una transizione a medio termine in una fase endemica. Mancano peraltro ancora decisioni sulla gestione a lungo termine della pandemia, sottolinea ancora l’UFSP.

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