
Le rive dei nostri laghi sono mete molto ambite durante i mesi estivi, non solo dai turisti ma anche e soprattutto dai locali che desiderano prendersi un momento di relax a bordo lago e, perché no, fare un tuffo per trovare un po’ di refrigerio. Ma accedervi è tutta un’altra questione. L’Associazione "Rives Publiques Suisse – Sezione Ticino" non ha nascosto il suo disappunto su diverse situazioni che sono venute a verificarsi in diverse località lacuali.
Il caso di Tenero e la denuncia di Storni
Il primo e concreto esempio è quello delle transenne poste lungo la riva del lago di Tenero per impedire l’accesso a chiunque non sia cliente del campeggio. Un divieto che ha fatto storcere non poco il naso al Consigliere nazionale e Municipale di Gordola Bruno Storni, che, oltre a denunciare il fatto, ha rilanciato il discorso sul pubblico accesso alle rive dei laghi e dei percorsi d’acqua in Svizzera. Tornando a quanto denunciato da Storni, il Consigliere nazionale ha segnalato l’azione “abusiva” all’Ufficio del Demanio cantonale, a cui è seguita l’immediata reazione che ha ordinato la rimozione delle barriere in questione. Una decisione che ha rallegrato l’Associazione, che si complimenta con le autorità addette.

Cosa dice la legge
L’Associazione ci tiene a ricordare che secondo l’articolo 1. della legge sul Demanio pubblico “le rive dei laghi e dei fiumi appartengono al Demanio pubblico, quindi alla collettività”. Le acque pubbliche comprendono infatti il letto e le rive dei laghi e dei corsi d’acqua in generale. Questi si estendono fino al massimo spostamento delle acque durante le piene ordinarie e comprendono la fascia di terreno priva di vegetazione permanente o unicamente con vegetazione acquatica. Per quanto riguarda il limite delle rive pubbliche, quello del Verbano è fissato alla quota di 194,50 metri sul livello del mare, mentre quello del Ceresio a 271,20 mslm. Attualmente, però, il limite del Verbano è sotto il livello sopraindicato, pertanto “le barriere poste dal gestore del camping erano abusive in quanto ubicate sulla proprietà del Demanio pubblico.
Quando si può sfruttare il Demanio pubblico
In base all’articolo 9 della Legge in questione, ognuno ha diritto di usare il demanio pubblico rispettando, ovviamente, i diritti altrui e mantenendo l’uso originale. Per quanto riguarda un uso speciale del Demanio, questo deve essere conforme, o almeno compatibile, con la sua destinazione; inoltre l’uso speciale è “regolato da autorizzazione nel caso sia di poca intensità (es. festa campestre, ndr.) e/o concessione nel caso sia più intenso e durevole” (es. un lido, ndr.). A rilasciare le autorizzazioni e le concessioni è il Consiglio di Stato. “Le concessioni che implicano disposizioni importanti del demanio sono invece di competenza del Gran Consiglio”.
Questione “libero accesso alle rive”
Tuttavia, le legge sul demanio “non risolve interamente la questione del libero accesso alle rive dei laghi”; tematica sollevata e rivendicata a livello nazionale dall’Associazione “Rives Publiques Suisse”. In Ticino, così come in altri Cantoni, durante gli anni passati molti tratti di lago hanno dovuto fare i conti con edificazioni e privatizzazioni, mentre altri (come nel caso dei campeggi di Tenero) sono stati dati in concessione. Pertanto, durante il periodo di servizio “la parte di riva è a utilizzo esclusivo degli ospiti del campeggio”. L’Associazione aveva già fatto presente al Consiglio federale che “secondo il Codice Civile Svizzero (CCS), nonché diverse leggi e ordinanze, tutte le rive dei corsi d’acqua e dei laghi svizzeri da più di 100 anni di proprietà pubblica e non privata”.
L’ARE contesta
Un’interpretazione tuttavia contestata dall’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE) e da altri servizi federali che affermano che “dal CCS non si può desumere il diritto assoluto all’accesso alle rive dei laghi”. Per l’Associazione “la questione è purtroppo lungi dall’essere chiarita”, anche se l’ ARE stesso riconosce che la legge sulla pianificazione del territorio (LPT) fissi effettivamente il principio che “occorre tenere libere le rive dei laghi e dei fiumi ad agevolarne il pubblico accesso e la percorribilità”.
Rive davanti ai campeggi
Facendo un passo indietro, le rive davanti ai campeggi “devono essere libere e percorribili indeterminatamente, non solo d’inverno come avviene annualmente davanti al campeggio di Tenero”, scrive la Sezione Ticino dell’Associazione. “La soluzione sarebbe di separare il campeggio, tramite una recinzione o una siepe, dalla fascia demaniale verso il lago, come avviene nella maggior parte dei campeggi svizzeri”.
Neuchâtel fa da apripista
Pioniere a livello nazionale è stato il Canton Neuchâtel, che grazie a una recente decisione presa a grande maggioranza dalle autorità cantonali – a seguito dell’accettazione di un’iniziativa popolare – si è deciso di realizzare non solo l’accesso pubblico, ma anche la percorribilità di tutte le proprie rive del lago entro il 2026. L’Associazione auspica vivamente che “anche in Canton Ticino il legislatore e le autorità responsabili della gestione del Demanio pubblico si attivino seguendone l’esempio”. Nel frattempo, “Rives Publiques Suisse” ha già inoltrato lo scorso settembre la richiesta di un’iniziativa per l’accesso libero alle rive nei Cantoni di Ginevra e Vaud, inoltre, ha anche in cantiere il lancio di un’iniziativa popolare federale “che va proprio nella direzione di quanto fatto a Neuchâtel”.