Svizzera
Accertamenti sul registro Swisstransplant
Immagine Swiss Transplant
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Keystone-ats
3 anni fa
Ad avviarli l’Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza Adrian Lobsiger, secondo cui il registro nazionale di donazione potrebbe presentare delle lacune in materia di sicurezza e tutela dei dati

Il registro nazionale di donazione di organi potrebbe presentare delle lacune in materia di sicurezza e tutela dei dati, e l’Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza (IFPDT), Adrian Lobsiger, ha avviato una procedura di accertamento.

Gli accertamenti partiti dopo il servizio di Kassensturz
In un comunicato odierno, l’IFPDT indica di essere stato messo in allerta da un denuncia dai responsabili del programma per i consumatori “Kassensturz” della TV svizzero tedesca SRF. Secondo l’emissione sarebbe possibile far diventare una persona donatrice di organi a sua insaputa. Inoltre, sarebbe possibile leggere e scaricare tutti i dati sul server dell’applicazione. Giovedì scorso, dopo un primo esame sommario, ha quindi aperto una procedura formale di accertamento dei fatti nei confronti della fondazione Swisstransplant.

Critiche prese sul serio e registro temporaneamente sospeso
Quest’ultima scrive sul suo sito internet che l’11 gennaio sono state fatte delle critiche sulla sicurezza e la convalida delle iscrizioni nel registro. Le critiche sono state prese molto seriamente, e il registro è stato temporaneamente messo fuori accesso. Da oggi - aggiunge - il registro è tornato online, dopo che la fondazione e i suoi partner hanno esaminato i fatti in dettaglio. L’esame non ha rivelato alcuna falla nel sistema. In nessun momento è stato possibile accedere o trattare i dati personali. “Le iscrizioni esistenti nel registro sono assolutamente sicure”.

Da valutare eventuali violazioni
L’incaricato federale valuterà eventuali violazioni della legislazione sulla protezione dei dati e dei requisiti di sicurezza, nonché questioni fondamentali concernenti l’adeguatezza delle procedure di identificazione elettronica in ambiti sensibili come quello relativo a un registro dedicato alla decisione personale di accettare o di opporsi all’espianto di organi.

Soluzioni da trovare
Dal punto di vista dell’IFPDT è evidente che la rivelazione delle carenze denunciate - basate sui risultati di un rapporto di una società privata - rischia di minare la fiducia dell’opinione pubblica nel sistema che disciplina la donazione di organi in Svizzera. L’accertamento dei fatti dovrà contribuire a trovare soluzioni conformi alla protezione dei dati in merito al trattamento dei dati personali in questione, nonostante l’assenza di un’identità elettronica riconosciuta dallo Stato - precisa la nota odierna. L’Incaricato parte dal presupposto che le autorità sanitarie abbiano preso le misure necessarie per evitare che negli ospedali svizzeri si proceda a prelievi indesiderati di organi.

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