Svizzera
Abusi sul lavoro ridotto: più controlli
Foto CdT/Gabriele Putzu
Foto CdT/Gabriele Putzu
Filippo Suessli
4 anni fa
La Segreteria di Stato per l’economia ha triplicato il personale impiegato nella lotta contro le richieste abusive per la disoccupazione parziale

In Svizzera non sono mai state versate così tante indennità per lavoro ridotto. Dall’inizio della pandemia, infatti, questo strumento previsto dall’assicurazione contro la disoccupazione è stato utilizzato per aiutare l’economia in difficoltà. Parallelamente sono aumentati coloro che hanno cercato di fare i furbi. La Seco corre ai ripari e triplica i controllori.

I numeri
Basti pensare che a fine maggio 2021 la Segreteria di Stato per l’economia (Seco) ha ricevuto 900 segnalazioni di abusi. Sono giunte attraverso la piattaforma di whistleblowing del Controllo federale delle finanze e il portale dell’assicurazione contro la disoccupazione, altri invece hanno segnalato i presunti abusi direttamente al Servizio di revisione dell’AD. Altri 500 conteggi sospetti sono stati annunciati direttamente dalle casse di disoccupazione.

Dei 131 controlli già effettuati, nel 10% dei casi l’abuso è stato confermato ed è partita la denuncia penale. In 97 casi, invece, le aziende hanno dovuto correggere i conteggi. In 21, invece, la segnalazione non si è rivelata veritiera. Finora, comunica la Seco in una nota, sono stati richiesti rimborsi per 10,6 milioni di franchi.

Fino a 700 controlli nel 2022
Nei prossimi sei mesi, la Seco prevede di riuscire a effettuare altri 200 controlli, mentre per il prossimo anno punta a 700. Per farlo, grazie a 25 milioni di franchi investiti allo scopo da parte del Fondo per l’assicurazione contro la disoccupazione, la Seco ha triplicato il personale impiegato in quest’ambito. “Dall’inizio di giugno 2021 la SECO può disporre, come previsto, di revisori esterni supplementari che hanno seguito una formazione intensiva. Ciò permette di intensificare notevolmente i controlli presso i datori di lavoro”, si legge. Si tratta di una quarantina di persone impiegate da Ernst & Young e PricewaterhouseCoopers, società che hanno vinto l’appalto, e che sono state formate dal Servizio revisione dell’AD.

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