
I premi scientifici svizzeri Marcel Benoist e Latsis sono stati assegnati rispettivamente al professore del Politecnico federale di Losanna (EPFL) Tobias J. Kippenberg e alla giurista della Scuola universitaria professionale di Zurigo (ZHAW) Saskia Stucki. I premi saranno consegnati il 6 novembre a Palazzo federale, annuncia oggi il Fondo nazionale svizzero (FNS).
Il lavoro di Kippenberg
Kippenberg si è aggiudicato quello che viene soprannominato il Premio Nobel svizzero, che porta in dote 250'000 franchi, grazie ai suoi studi nell'optomeccanica quantistica (un campo della fisica che studia l'interazione tra luce (ottica) e oscillatori meccanici a livello atomico e subatomico). Gli esiti del suo lavoro - si legge nella nota - hanno permesso di osservare i fenomeni quantistici anche all'interno di sistemi meccanici macroscopici (cioè osservabili a occhio nudo), mentre la sua attività di ricerca dedicata ai pettini di frequenza (una serie di sorgenti laser equidistanti che ricordano appunto la forma di un pettine) ottici basati su chip ha permesso di sviluppare tecnologie avveniristiche come la telecomunicazione ottica.
Il lavoro di Stucki
Saskia Stucki, insegnante e ricercatrice, si è invece aggiudicata il premio Latsis (con una dote di 100'000 franchi e destinato a ricercatori con un'età accademica di al massimo 10 anni), grazie al suo "pionieristico lavoro sui diritti degli animali, in particolare in relazione alle sue intersezioni con i diritti umani nonché con quelli legati al clima e all'ambiente". Stucki oltre alla sua attività come esperta giuridica alla ZHAW, dove ha fondato e dirige il Center for Animal Rights and the Environment (CARE), insegna pure all'Università di Zurigo e sta conseguendo l'abilitazione all'Università di Basilea.