Indice
A Lugano il caro affitti annuale è il secondo della Svizzera
©Gabriele Putzu
©Gabriele Putzu
Keystone-ats
un anno fa
Secondo quanto calcolato da Homegate e dalla Banca cantonale di Zurigo, la crescita annuale ticinese in agosto è inferiore al dato nazionale (+3,9%), ma l'aumento di Lugano segue solo quello di Zurigo.

Affitti ancora una volta più cari in Svizzera: in agosto le pigioni degli appartamenti nuovi o nuovamente affittati - si parla solo di quelle, non dei contratti in essere - sono aumentate dello 0,3% rispetto a luglio. Su base annua la progressione è del 3,9%. Le variazioni sono calcolate sulla base di un indice elaborato dal portale di annunci immobiliare Homegate in collaborazione con ZKB, la Banca cantonale di Zurigo. In agosto il parametro si è attestato a 122,7 punti.

Incremento mensile sotto la media per il Ticino...

Tutti i cantoni, ad eccezione di Grigioni (-2,5%), Zugo (-1,6%) e Lucerna (-0,8%), presentano un incremento mensile: i più forti sono stati osservati nelle regioni di Uri (+1,55%), Glarona (+1,7%) e Obvaldo (+1,1) mentre in Ticino (+0,1%) il dato è inferiore alla media nazionale. Nel paragone annuo dappertutto vengono registrati sensibili aumenti. Particolarmente forte è la crescita di Svitto (+7,8%), Uri (+6,0%), Glarona (+5,9%), Zurigo (+5,6%) e Vallese (+5,5%). Il Ticino segna +3,6%, i Grigioni +2,7%.

...ma in anno crescita del 4,8% per Lugano

Interessante è anche l'andamento nelle otto città elvetiche prese in considerazione dai ricercatori. L'incremento annuo maggiore viene notato a Zurigo (+10,2%), il secondo a Lugano (+4,8%); seguono Ginevra (+3,8%), Losanna (+3,5%), Basilea (+2,9%), Berna (+2,4%), San Gallo (+2,2%) e Lucerna (+0,7%). Più variegate sono le variazioni mensili: si va del -2,0% di Lugano al +1,3% di Losanna. 

Prospettive fosche

Se il 2023 si sta rivelando difficile per chi cerca casa, il 2024 si prospetta arduo per l'insieme degli inquilini: un recente studio pubblicato da Raiffeisen ha ipotizzato una crescita delle pigioni dell'8%, sulla scia degli aumenti del tasso ipotecario di riferimento, che reagiscono a loro volta ai ritocchi verso l'alto del tasso guida operati dalla Banca nazionale svizzera (BNS). Ritocchi che intervengono appunto per limitare l'inflazione, che nel campo degli affitti sembra però auto-alimentarsi. La crescita delle pigioni avviene in un contesto già reso più gravoso, per le famiglie, a causa dell'impennata dei costi accessori, sulla scia dell'esplosione dei prezzi energetici.