
Agiva sul web con il nome White tiger. Dietro questa immagine si nascondeva in realtà un ventenne, accusato ora ad Amburgo di aver manipolato decine di adolescenti a commettere gli atti più atroci, fino a spingere un ragazzino di 13 anni a togliersi al vita in streaming. Il caso ha fatto grande scalpore in Germania e gli inquirenti hanno individuato una vera e propria rete di giovanissimi criminali che si muovevano su scala internazionale. Sono cose "che vanno al di là dell'immaginazione" quelle scoperte dalla polizia di Amburgo, ha affermato il procuratore generale Joerg Froehlich, che ha guidato l'unità speciale della polizia 'Mantacore' nelle indagini. Gli inquirenti lavoravano al caso dal 2023 e oggi hanno eseguito l'arresto, come riporta un comunicato congiunto della polizia e della procura.
Il 20enne
Il ventenne, fermato nella casa dei suoi genitori, dove viveva, farebbe parte di una rete molto più ampia, noto come gruppo 764. Il giovane circuiva bambini e adolescenti, carpendone la fiducia e riuscendo poi a manipolarli. Le vittime si sono inflitte gravi lesioni durante le chat live sotto gli occhi di tutta la comunità, compiendo atti sessuali e provocando sui propri stessi corpi dei cosiddetti 'cutsigns'. Gli agenti hanno visionato innumerevoli video con torture, stupri di bambini piccoli e uccisioni di animali. Le vittime provengono dalla Germania, dall'Inghilterra, dal Canada, dagli Stati Uniti. Al ventenne la polizia contesta oltre 120 reati. Il capo del gruppo 764 sarebbe un quindicenne statunitense, condannato a ottant'anni di reclusione.