Svizzera
900’000MW di energia pulita
Federico Marino
3 anni fa
La centrale di accumulo di energia idroelettrica pompata è appena stata terminata in Vallese, e si spera possa contribuire all’approvvigionamento di Svizzera ed Europa

Questa settimana è stata terminata una “batteria idrica” nel cuore del Vallese che, una volta diventata operativa nei prossimi giorni, potrà contribuire a garantire l’approvigionamento energetico svizzero ed europeo.

Di cosa si tratta
Una batteria idrica, definito accumulo di energia idroelettrica pompata, è costituita da due grandi vasche posizionate a differenti altezze. Il sistema permette di conservare l’elettricità in eccesso pompando acqua dalla vasca inferiore a quella superiore, effettivamente “caricando” la batteria. Quando è richiesta dell’energia, la direzione dell’acqua è invertito: il flusso d’acqua fa ruotare una turbina che genera energia idroelettrica.
Una batteria idrica è particolarmente utile per conservare l’energia in eccesso prodotta da fonti d’energia intermittente come il vento, solare e nucleare. Le batterie idriche sono la tipologia di accumulo di energia in rete più grandi disponibili al momento.
La centrale svizzera, costruita da Nant de Drance, dispone di sei pompe e può produrre fino a 900MW, sufficienti - come riporta EuroNews - a rifornire 900’000 case. Con una capienza di 20 milioni di kWh, equivalente a quella di 400’000 vetture elettriche, si spera che la batteria possa giocare un ruolo significativo nello stabilizzare le reti elettriche svizzere ed europee.

Importanti lavori
La batteria è localizzata 600 metri sotto il terreno, tra i bacini di Emosson e Vieux Emosson. Per costruire l’impianto è stato necessario scavare 18 chilometri di tunnel attraverso le Alpi. I lavori sono durati 14 anni.

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