La polemica
592 Comuni scrivono a Rösti, 13 sono ticinesi: "No alle limitazioni sull'autonomia viaria"
©Gabriele Putzu
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Keystone-ats
6 ore fa
Comuni e città di tutta la Svizzera, tra cui numerosi sindaci ticinesi, si schierano contro le nuove restrizioni federali sui limiti di velocità e rivendicano il diritto di decidere autonomamente sulla gestione della circolazione locale.

Circa 600 Comuni - rappresentanti di tutto lo spettro partitico - hanno sottoscritto una lettera aperta indirizzata al consigliere federale Albert Rösti e ai direttori cantonali dei lavori pubblici, opponendosi fermamente a ulteriori restrizioni sull'autonomia comunale in materia di circolazione stradale. Ne danno notizia l'Associazione dei Comuni Svizzeri e l'Unione delle città svizzere in una nota congiunta.

Cosa viene contestato

I firmatari contestano la proposta di attuazione del Consiglio federale della mozione "Garantire la gerarchia della rete stradale nei centri abitati e fuori", che mira a imporre una gerarchia rigida della rete stradale nei centri abitati e fuori, rendendo più complessa l'applicazione del limite di velocità a 30 km/h sulle strade a prevalenza motorizzata. In diversi cantoni sono state presentate iniziative analoghe. Invocando l'articolo 50 della Costituzione federale, che garantisce l'autonomia comunale e il coinvolgimento paritario delle amministrazioni locali, le due associazioni sottolineano che le basi legali vigenti già prevedono adeguamenti chiari delle velocità, e che nuove norme federali o cantonali causerebbero solo ritardi, incertezze giuridiche e ostacoli a misure essenziali per la sicurezza stradale e la riduzione dell'inquinamento acustico. I comuni si ritengono i più adatti a valutare le esigenze territoriali e ad applicare il limite a 30 km/h dove opportuno, rispettando le regole esistenti. Essi respingono in particolare l'obbligo rigido di pavimentazioni fonoassorbenti, visto come una violazione del principio di sussidiarietà.

Chi ha firmato la missiva

Ad oggi la missiva è stata firmata da 650 persone provenienti da 592 esecutivi di comuni e città, si tratta di sindaci di Comuni e Città nonché membri del comitato direttivo delle due associazioni. Tra di essi figurano i sindaci ticinesi Nicola Pini (Locarno, PLR), Mario Branda (Bellinzona, PS), Samuele Cavadini (Mendrisio, PLR), Mario Canepa (Mezzovico-Vira, PLR), Ettore Vismara (Paradiso, PLR), Roberto Citterio Roberto (Magliaso, PLR), Stefano Coduri (Breggia, PLR), Wanda Dadò (Cevio, Alleanza Moderata), Michela Gardenghi (Acquarossa, Centro), Samantha Garbani Nerini (Orselina, PLR) e Verena Hochstrasser (Muzzano, Alternativa per Muzzano). La lista di firmatari include pure Felice Dafond (presidente Ass. comuni Ticinesi, PLR), il Municipio di Ascona, quello di Airolo, come pure Attilio Savioni (sindaco di Castaneda, GR) e la sindaca di Vals (GR) Rita Schmid (PS).