
La Svizzera e altri 47 Paesi vogliono garantire i diritti dei cittadini di fronte alla crisi climatica, alla perdita di biodiversità e all'inquinamento (triplice crisi planetaria). Oggi a Ginevra hanno approvato una dichiarazione in questo senso nell'ambito della Convenzione di Aarhus. "La triplice crisi planetaria costituisce una grave minaccia per i diritti umani, lo sviluppo sostenibile e l'ambiente", si legge nel testo approvato. Di fronte a questa situazione, viene invocato un approccio decisionale solido, basato sui fatti e partecipativo, fondato sul principio di precauzione e sulle migliori prove e dati disponibili.
La Convenzione di Aarhus
La Convenzione di Aarhus, nell'ambito della Commissione economica delle Nazioni Unite per l'Europa (CEE-ONU), prevede l'accesso dei cittadini alle informazioni e alla giustizia in materia ambientale. Così come la loro partecipazione alle decisioni su tali questioni.
La dichiarazione
Nella loro dichiarazione, che esprime sostegno all'Ucraina, gli Stati si impegnano a varare quadri giuridici e istituzionali idonei a garantire i diritti effettivi dei cittadini di fronte alla triplice crisi planetaria. Secondo loro, è necessario rafforzare i meccanismi di partecipazione del pubblico. Denunciano inoltre qualsiasi persecuzione, molestia e sanzione sproporzionata nei confronti dei difensori dell'ambiente. Nonostante i progressi compiuti, permangono numerose sfide, ritengono gli Stati parti. In un messaggio letto durante la riunione, il segretario generale dell'ONU Antonio Guterres ha salutato una dichiarazione "storica" e ha chiesto ai vari Stati di "proteggere i cittadini e le generazioni future". Da alcuni anni, il pubblico può comunicare le proprie preoccupazioni a un relatore speciale, riconfermato oggi, e presentare reclami a un comitato di controllo della Convenzione.
