
In occasione del Primo agosto, in terra sangallese, la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider ha criticato aspramente gli attacchi sferrati in alcuni cantoni della Svizzera tedesca contro l'insegnamento del francese nella scuola elementare. La politica giurassiana ha elogiato il multilinguismo e la diversità culturale del paese e auspicato solide relazioni con l'UE in tempi caratterizzati dall'"instabilità" a livello internazionale. "Dobbiamo essere consapevoli che la Confederazione potrà funzionare a lungo termine solo se saremo in grado di interessarci alle altre regioni linguistiche", ha dichiarato a Rorschach (SG) la responsabile del Dipartimento federale dell'interno (DFI), secondo la versione scritta del suo discorso. La socialista ha spiegato che il Consiglio federale osserva con "preoccupazione" le mozioni parlamentari presentate in particolare a Zurigo, San Gallo e Lucerna, che mirano a rinviare l'apprendimento del francese alla scuola secondaria. Per la giurassiana, una decisione del genere equivarrebbe a rimettere in discussione il compromesso linguistico raggiunto tra i Cantoni e creerebbe problemi.
"Curare il legame con l'UE"
La consigliera federale ha sottolineato che la diversità linguistica rende la Svizzera profondamente europea. "Siamo l'unico paese ad essere strettamente legato a tre grandi aree culturali. Il nostro successo economico, al quale contribuiscono in modo determinante la nostra ricerca e le nostre scuole universitarie, è in gran parte dovuto al nostro rapporto costruttivo con l'Europa", ha osservato. Baume-Schneider ha insistito sulla volontà del governo di stabilizzare e modernizzare le relazioni della Svizzera con l'Unione europea. Relazioni solide tra Berna e Bruxelles sono oggi più importanti che mai in un contesto di "instabilità" internazionale, ha affermato.