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Wil, "è una situazione che ci danneggia tutti"
Wil, "è una situazione che ci danneggia tutti"
Wil, "è una situazione che ci danneggia tutti"
Redazione
8 anni fa
INTERVISTA a Angelo Renzetti, dalla situazione del Wil al ritorno di Mattia Bottani: "Stravedo sempre per lui"

Dopo la repentina partenza degli investitori turchi, il Wil si trova costretto a tracciare una nuova rotta basata sul ridimensionamento. Ormai fuori portata la promozione in Super League (e a meno di clamorosi ribaltoni dovrebbe essere scongiurata anche la retrocessione) le attenzioni della dirigenza dovranno necessariamente rivolgersi al contenimento dei costi. Il che significa vendere alcuni giocatori oppure ridiscutere i contratti di quei calciatori che hanno un peso importante sulle casse societarie.

E sono proprio i contratti faraonici stipulati dalla proprietà turca a pesare sulla società. Basti pensare che a Mattia Bottani è stato raddoppiato senza batter ciglio lo stipendio mensile percepito a Lugano (15'000 franchi). Quel che è certo è che la gestione di Mehmet Nazif Günal e Abdullah Cila è stata tutt’altro che oculata.

Una svolta inattesa? Non per il presidente del Lugano Angelo Renzetti, che abbiamo contattato per un commento. “L’ex presidente (e ora vicepresidente, ndr) Roger Bigger ha venduto ai turchi in modo avventato e nonostante le nostre perplessità espresse più volte in Federazione. Non si capisce come faccia a essere ancora in Federazione dal momento che non è più presidente del Wil”.

Certo è che in seguito a questa vicenda i controlli nei confronti dei club di Super e Challenge League verranno ulteriormente inaspriti. “È una situazione che porta danni a tutti. Per la licenza ora ci chiederanno anche i numeri di scarpe - si sfoga Renzetti - Ci rimettono le persone oneste, mentre gli artefici di questo tracollo sono liberi di girare in Federazione. Ne discuterò anche con Claudio Sulser”.

Dal punto di vista finanziario, il club bianconero ha incassato la somma pattuita per il trasferimento di Bottani (“Mi sono cautelato con un pagamento entro 30 giorni”), ma chi potrebbe rimetterci sono i tesserati stessi. Senza dimenticare che la politica degli ingaggi scriteriati rischia di bloccare il mercato. “È facile per loro agire così: da parte nostra c’è la volontà di rispettare i contratti, per lorio invece non è così. Infatti appena è andata male si sono eclissati”.

Tornando su un ritorno di Bottani, Renzetti conferma le indiscrezioni già emerse Oltralpe e sulla stampa ticinese: “La possibilità c’è, stravedo sempre per lui. Però prima di tutto bisogna capire le pretese finanziarie e valutare i rispettivi obiettivi anche con Paolo Tramezzani. Noi – conclude Renzetti – abbiamo ancora un posto libero”.

Il Lugano, infatti, ha inserito nel contingente indicato alla Swiss Football League 24 giocatori su 25. A giocarsi il posto rimasto libero ci sono ad ora José Machin, appena arrivato in prestito dalla Roma, e Antonini Culina, in scadenza a giugno. Non dimentichiamo Bottani, se volesse cambiare aria, potrebbe giocare solo nelle fila del Lugano visto che il regolamento della SFL impedisce a un calciatore di militare in più di due club nel corso di una stagione. La finestra del calciomercato nazionale, ricordiamo, si chiude tra 6 giorni.

Se non dovesse tornare il ‘Botta’, Renzetti esclude spese al ‘supermercato-Wil’: “Ci concentreremo sulla salvezza. Tramezzani sta lavorando bene e la sua impronta si vede. Contro il Basilea abbiamo perso, ma le statistiche indicano che abbiamo fatto più tiri in porta, vinto più contrasti e che abbiamo giocato più alti del solito. È indice di personalità”.

È un Renzetti visibilmente soddisfatto del lavoro della squadra (“Sono fiducioso, vedo tutti dare il massimo”) ma il ‘pres’ non rinuncia a togliersi qualche sassolino dalla scarpa, criticando alcuni ex allenatori in vista della puntata di Fuorigioco di questa sera: “Concentriamoci sulla salvezza del Lugano, che in un certo senso è anche la salvezza del calcio ticinese, senza fare processi dopo la prima sconfitta in casa della prima in classifica. Spesso molti ex tecnici parlano a sproposito mentre bisognerebbe chiedersi perché sono ancora senza contratto”.

nic

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