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Vucic: “Nole torna in Serbia a testa alta”
Immagine Shutterstock
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Keystone-ats
2 anni fa
Il presidente serbo ha spiegato di avere parlato con Djokovic dopo l’espulsione. Canberra intanto si dice soddisfatta: “Gli australiani hanno fatto molti sacrifici durante questa pandemia”

Per il presidente serbo Aleksandar Vucic, Novak Djokovic può tornare a testa alta nel suo Paese. In dichiarazioni alla stampa dopo il decreto di espulsione del campione dall’Australia, Vucic ha detto di aver parlato con il tennista e di avergli detto che tutti lo aspettano in Serbia, tutti attendono che torni nel suo Paese dove è sempre il benvenuto.

“Quelli che pensano di aver affermato dei principi hanno dimostrato di non avere principi. Hanno maltrattato un tennista per dieci giorni per poi prendere una decisione che conoscevano dal primo giorno”, ha detto il presidente serbo.

Governo australiano soddisfatto
Da parte sua, il governo australiano si è detto soddisfatto della decisione della Corte federale. “Accolgo con favore la decisione di mantenere forti i nostri confini e proteggere gli australiani”, ha detto il premier Scott Morrison.

Protezione dei sacrifici compiuti
“Questa decisione è stata presa per motivi di salute, sicurezza e buon ordine, in quanto ciò era nell’interesse pubblico. Gli australiani hanno fatto molti sacrifici durante questa pandemia e giustamente si aspettano che il risultato di quei sacrifici venga protetto”, ha aggiunto.

“Una sconfitta per il tennis”
L’espulsione di Djokovic dall’Australia “mette fine a una serie di eventi profondamente deplorevoli”. È quanto si legge in un comunicato dell’Atp, l’associazione che riunisce i giocatori professionisti del tennis maschile di tutto il mondo dopo che la Corte federale ha respinto il ricorso del tennista serbo contro l’annullamento del visto. L’Atp sottolinea che “le decisioni dei tribunali in materia di salute pubblica devono essere rispettate” ma che “l’assenza (di Djokovic) agli Australian Open è una sconfitta per il tennis”.

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