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Un posto nella nazionale “leggera” è l’obiettivo per Chiara Cantoni
Americo Bottani
4 anni fa
La peso leggero luganese Chiara Cantoni si appresta ad iniziare un nuovo capitolo sportivo con rinnovate ambizioni

Dopo una stagione 2019 a dir poco eccezionale, culminata con il titolo europeo nel doppio pesi leggeri, in compagnia dell’argoviese Olivia Nacht, e un 2020 povero di competizioni a causa della situazione pandemica (Campionato svizzero: 2 medaglie d’argento ed Europei U23 di Duisburg: 6° posto), la peso leggero luganese Chiara Cantoni si appresta ad iniziare un nuovo capitolo sportivo con rinnovate ambizioni, pur cosciente che la nuova stagione potrebbe essere nuovamente stravolta dal perdurare dell’indesiderato virus. Chiara, sempre seguita a livello sportivo da Paola Grizzetti, nel settembre scorso ha iniziato i suoi studi universitari (fisica) al Politecnico di Losanna.

L’abbiamo avvicinata al termine di un allenamento a Lugano in una giornata caratterizzata dalla fitta nebbia che ha reso quasi surreale la vogata sul Ceresio.

Chiara, come ti trovi a Losanna? Ti sei ben ambientata nella scuola?

Mi trovo bene anche se debbo dire che con i corsi online non ho realmente avuto la possibilità di sperimentare la vita universitaria “normale”: Gli studi per il momento sembrano andare abbastanza bene. Ho appena saputo d’aver superato i primi esami. Mi trovo molto bene e pure capito come si deve studiare. Come dicevo poc’anzi, mi mancano i corsi in presenza, soprattutto le assistenze.

Come ti alleni in settimana?

Mi alleno spesso al centro sportivo universitario e nel fine settimana al Lausanne Sports o, talvolta a Lugano. Con il COVID-19 e la chiusura del Politecnico mi sono allenata parecchio sul Ceresio.

Sabato 30 gennaio hai sostenuto a Lugano il test sull’ergometro e il giorno successivo a Sarnen una prova sull’acqua.

Con quali risultati?

Proprio alla vigilia dei test avevo appena terminato gli esami. Non sono soddisfatta dei risultati ottenuti. Attualmente non mi sento in ottima forma e sto lavorando sodo pressoché tutti i giorni per migliorarmi sia fisicamente, sia – direi soprattutto – sia mentalmente.

A dicembre c’è stato il cambiamento alla testa di SWISS ROWING. Hai avuto modo di percepire dei cambiamenti nella conduzione?

Sinceramente, finora non ho notato cambiamenti. Devo pur dire che a Sarnen ci sono stata unicamente per il test imposto dalla Federazione. In questi ultimi mesi mi sono concentrata maggiormente sugli studi.

Ammesso che la stagione possa svolgersi come da programma, quali sono i tuoi obiettivi?

In primo luogo, come già detto, vorrei riacquistare il giusto equilibrio fisico-mentale al fine di raggiungere i livelli richiesti dallo staff tecnico della nazionale, indispensabili per poter aspirare ad un “posto al sole”.

Con che spirito si allena un atleta sapendo che la stagione agonistica potrebbe essere a rischio a causa del perdurare della pandemia?

Per quanto mi riguarda, il rischio del perdurare della pandemia non cambiano i miei obiettivi. Le varie limitazioni a volte non aiutano e ogni tanto si rischia di perdere un po’ di vista l’obiettivo. È pur vero che la paura di dover tornare ad allenarmi nell’autorimessa di casa c’è, ma data la quantità di paranoie che sono in grado di crearmi da sola non credo che valga la pena di aggiungere anche questa.

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