Sport
Thomas Bäumle e quei derby da sballo
Thomas Bäumle e quei derby da sballo
Thomas Bäumle e quei derby da sballo
Redazione
9 anni fa
In vista di Lugano-Ambrì un'intervista a tutto campo con uno dei grandi protagonisti delle sfide passate

Lugano e Ambrì Piotta tornano ad incrociare le armi. Domani alla Resega va infatti in scena il quarto derby stagionale. Ne abbiamo parlato con uno dei grandi protagonisti del passato, Thomas Bäumle, indimenticato portiere biancoblu.

Thomas: torna il derby…

"Una partita incredibile. Anzi: tutti i derby sono incredibili! Ne ho vissuto parecchi, non so quanti, e sempre col cuore in gola, sull’onda di emozioni, tensioni e passioni terribili, quelle che vivono i tifosi dell’Ambrì Piotta, che durante la stagione non aspettano altro. Per loro è una questione di vita o di morte, sportivamente parlando. Vincere un derby è come vincere il campionato… Ho visto gente piangere di gioia e di disperazione, cosa che non è mai accaduta sulle altre piste della Svizzera. Ai miei amici della Svizzera interna dico sempre: nel nostro paese non esiste qualcosa di simile. Nemmeno Berna-Langnau o Berna-Friborgo…Il derby ticinese di hockey è il Derby per eccellenza".

Si gioca ancora alla Resega. Chi è il favorito?

"Non ricordo un derby con un favorito della vigilia. Lugano - Ambrì Piotta sfugge ad ogni regola. Quando pensi che la squadra meno in forma funga da vittima sacrificale, vieni clamorosamente smentito dalla pista. E'successo tante volte. Per esempio quella volta che vincemmo noi 6-0 alla Resega. La partita di domani si giocherà soprattutto in difesa: chi riuscirà a tenere per tutta la gara solidità e compattezza in quel settore con ogni probabilità vincerà".

Il momento delle due squadre non è dei più felici

"Direi che entrambe stanno attraversando un periodo di transizione. I leventinesi sono stati bravi ad uscire dalla crisi confermando l’allenatore ma ora devono fare il salto di qualità se vogliono i playoff. I bianconeri sono confrontati con il problema delle assenze e di un bilancio in trasferta davvero da playout. Ma quando sarà finalmente al completo, l’HCL reciterà ancora un ruolo importante in questo campionato".

Due parole sui portieri della sfida, Merzlikins e Zurkirchen (o Descloux).

"Elvis è semplicemente straordinario. Malgrado la giovane età è diventato subito un personaggio. Uno che sa coinvolgere e trascinare il pubblico luganese. Zurkirchen e Descloux sono bravissimi, due sicurezze. Uno vale l’altro e in questo senso Kossmann può dormire sonni tranquilli".

Torniamo a quel clamoroso 0-6. Un incubo per il Lugano...

"Esatto. Quello fu il derby di Erik Westrum, un giocatore eccezionale. Fu nell’autunno del 2008, e se non sbaglio il nordamericano siglò quattro reti mandando in frantumi i piani del Lugano. John Slettvoll disse che perdere un derby era come perdere una qualsiasi partita… Una dichiarazione improbabile, la sua, per mascherare una sconfitta umiliante".

I ricordi però non sono tutti buoni

"Verissimo. E in particolare rammento i “famosi” quarti di finale della stagione 2005/2006, durante i quali l’Ambrì perse la ghiottissima occasione di buttar fuori il Lugano. In gara 4 Domenichelli sbagliò il gol decisivo a pochi secondi dalla fine e nell’overtime Vauclair segnò una rete quasi comica, sulla quale ebbi le mie responsabilità. I bianconeri furono ad un passo dall’eliminazione ma riuscirono a riprendersi. Ci eliminarono e in seguito vinsero il campionato".

A proposito di Lugano: ieri ha preso Luca Cunti…

"Un ottimo giocatore, una ottima persona. L’ho conosciuto lo scorso anno quando per poco tempo ho giocato con i ZSC Lions. È un vero talento, dire che ha due mani come pochi in Svizzera. Credo che i bianconeri abbiamo realizzato un bel colpo di mercato. Luca è uno che fa la differenza".

M.A.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata