
L'avventura dell'imprenditore Enzo Lucibello nel comitato del Team Ticino potrebbe essere giunta ad un bivio. Di sicuro c'è chi lo vorrebbe fuori dai giochi. Lui prova a guardare avanti, nella speranza che l'assemblea di domani avvicini le parti e conduca alla formazione di un nuovo comitato "che rispetti le direttive dell'Associazione svizzera di calcio in materia di formazione" ha affermato al Corriere del Ticino.
Secondo l'imprenditore "il comitato uscente non è delegittimato come affermato dal Lugano, ma è unicamente scaduto il suo mandato. Chi è rimasto in questi mesi lo ha fatto per salvare il calcio d'élite giovanile da quella che io definisco un'invasione barbarica. Lo ha fatto in definitiva per difendere il modello di formazione elvetico, invidiato da tutti e per dare ai giovani ticinesi la possibilità di accedere ad una formazione d'élite".
"Ogni ragazzo ticinese ha diritto alla qualità" ha aggiunto Lucibello. "In questo senso, vorrei innanzitutto placare le velleità di chi vuole fare business con i ragazzi. Quando ho visto sette calciatori non residenti nella Under 12 del Lugano, beh, mi si è accapponata la pelle. Ribadisco, le linee guida dell'Associazione svizzera di calcio vanno seguite e rispettate. Non è un caso se la nostra nazionale maggiore figuri fra le prime dieci nel ranking mondiale. Poi è chiaro, si può sempre migliorare. Ma collaborando, non imponendo i diktat".
Maggiori dettagli nell'edizione odierna del Corriere del Ticino
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