
Non c'è pace per il calcio italiano, anche Arrigo Sacchi se ne va. Dimissioni irrevocabili da coordinatore delle nazionali giovanili, ruolo che ricopriva dal 2010.
"Troppo stress" questa la motivazione ufficiale dell'allenatore che Silvio Berlusconi amava chiamare 'Il tecnico con la paranoia della vittoria'.
Ma il tecnico di Fusignano non ha perso l'occasione per lanciare bordate all'indirizzo di un movimento che sta vivendo un periodo davvero buio, specie dopo i fallimentari mondiali brasiliani:""Il nostro è un calcio difensivista che non punta sui giovani, vincere un mondiale con queste premesse sarebbe stato impossibile. E il nostro calcio - ha continuato Sacchi - non punta sui giovani per due motivi, il primo sono i bilanci economici in rosso, che non consentono investimenti a lungo termine. Il secondo è che il nostro calcio è difensivo e punta più su giocatori esperti, mentre il giovane è più generoso e per farlo crescere serve seminare molto per ottenere risultati solo a lungo termine."
Lapidario l'ex C.T.della Nazionale italiana vice Campione del mondo ai Mondiali di USA 1994 che come un fiume in piena ha criticato anche i dirigenti della Federazione:"Abbiamo dirigenti che pensano più al loro potere che al bene del sistema. Un po' di autocritica di tutti non può che fare bene. Se ripetiamo gli sbagli del passato non è la strada giusta per cambiare, possiamo crescere solo se smettiamo di piangere. L'Italia ha esportato cultura per 1500 anni, ma dobbiamo dimenticare furbizia, affarismo, scorciatoie e compromessi altrimenti siamo out. Anni fa m'invitarono in Costarica a tenere un seminario. Oggi forse dovremmo chiamare un loro emissario a tenere lezioni da noi."
Il vincitore di 2 Coppe dei Campioni e 2 Coppe Intercontitentali, a cui vanno aggiunti altri innumerevoli titoli sia di squadra che individuali ha poi fatto una sincera autocritica sul suo privato: "Nella mia vita non sono stato un buon padre, avendo trascurato molto mia figlia. Ora ho una nipotina di un anno e mezzo e non voglio fare lo stesso errore."
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