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Scenic Trail: quale il percorso migliore da affrontare?
Scenic Trail: quale il percorso migliore da affrontare?
Scenic Trail: quale il percorso migliore da affrontare?
Redazione
6 anni fa
Dalla Walking ai 113 km dell'Ultra, c'è un percorso adatto a tutti!

Scenic Trail torna dal 14 al 16 giugno ma oltre 2000 partecipanti sono già iscritti ad uno dei 5 percorsi proposti. La scelta è ardua, passando dai 4km del Vertical ai 18km del Walking per poi rincarare la dose con i 27km della Skyrun, i 54km del Trail e per finire i 113km dell’Ultra. Spesso gli organizzatori sono confrontati a scelte molto difficili sull’idoneità di un sentiero rispetto ad un altro ad ospitare una gara di corsa. In maniera principale entra in considerazione l’aspetto della sicurezza degli atleti ed in seguito ragionamenti di tipo più estetico. Scenic Trail, da subito, ha escluso alcuni tratti della rete sentieristica proprio per motivi legati al rischio di infortuni gravi mentre altre tratte sono state escluse per la mancanza di panorami o di bellezze particolari.

La direzione del percorso in senso orario anziché antiorario ad esempio non è stata casuale ma ponderata attentamente con gli orari della corsa, la posizione del sole e quindi della miglior esperienza visiva possibile per tutti i corridori. Niente viene lasciato al caso e solamente con una conoscenza profonda del proprio territorio è possibile ottenere un risultato da un lato in piena sicurezza e dall’altro con panorami mozzafiato. Analizzando il percorso di gara di Scenic Trail nella sua interezza possiamo definire tre zone di particolare interesse per gli atleti. La prima è la zona del Monte Tamaro con la sua vetta che sebbene priva di pericoli oggettivi è comunque molto aerea ed occorre prestare attenzione, soprattutto nella discesa verso l’omonima capanna (gestita impeccabilmente da Jonatha e Sueli Columberg da oltre 20 anni). Infatti, la cresta rocciosa presenta delle insidie e sbucciarsi un ginocchio non è cosa difficile.

La freschezza e la lucidità dopo 30Km cominciano a scemare ed è quindi necessario essere oltremodo prudenti. La seconda zona leggendaria di Scenic Trail è la Valle di Caneggio, con la sua meravigliosamente dura Cima di Corgella che si erge a 1707m e la cui ascesa dall’Alpe del Tiglio, che è la stazione di rifornimento più importante per gli atleti, è una lunga, esposta e ripidissima cresta che ha dato e darà sempre del filo da torcere a tutti gli atleti, strappando loro qualche imprecazione ma anche qualche esclamazione di stupore per i panorami offerti. Sentieri appena visibili, molto erbosi e quindi di difficile percorrenza. Una manna dal cielo per chi ama il Trail Running e vuole quindi il contatto (talvolta molto duro) con la Natura. Anche qui nessun pericolo particolare se non quello di “bruciarsi” e terminare la gara con largo anticipo per aver consumato ogni residuo di energia. Proprio in questa tratta è dove nel sia nel 2017 che nel 2018 ci sono stati la maggior parte di ritiri. Occorre quindi affrontare questa valle impervia e selvaggia con umiltà e forza mentale!

Il punto di rifornimento di Isone li ripagherà della fatica. L’eccellente collaborazione con la Piazza d’Armi ed il Comandante Guerini e con l’Aiutante Claudio Palà rende l’attraversamento della zona militare assolutamente sicuro. Se i corridori della K113 riescono in questa impresa, rimane solamente una zona particolarmente dura e tecnica. I Denti della Vecchia… Un saliscendi continuo, un caldo spesso torrido, soffocante con vampate di aria calda che si staccano dal versante sud ed investono impietosamente gli atleti che qui, lo ricordiamo, hanno percorso ormai 95 dei 113Km previsti (35 solamente per chi è iscritto alla K54). L’assenza di acqua, la difficoltà tecnica del percorso, la fatica che ormai si manifesta con crampi, sete, fame richiedono uno sforzo non solamente fisico ma soprattutto mentale! Non mollare! Non mollare! Il cervello lo ripete insistentemente nella speranza che i muscoli afferrino il messaggio.

Chi non resisterà, si fermerà con una piccola deviazione all’Alpe Bolla, accolto da Fabio Continati, Peter Luginbühl e la loro squadra di volontari, preposti al presidio del relativo punto di controllo. Accoglieranno anche chi la gara la continua ma non prima che questi abbiano valicato il Monte Boglia, siano scesi al punto di ristoro del Monte Brè, gestito dall’instancabile Fabrizio Sala e dal Team Imerys e risalgano all’Alpe Bolla lungo il bellissimo sentiero che sovrasta la Città di Lugano. Poi per tutti poi, la discesa verso Villa Luganese, Sonvico ed infine a Tesserete dove verranno accolti da veri eroi!

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