
Lo si sapeva: il compito non era dei più semplici. Soley Rusca e Olivia Leunig sono state le prime a scendere in acqua, trovandosi di fronte avversarie temibili, in particolare la Grecia, già regina delle qualificazioni. Anche oggi le due rossocrociate hanno mostrato classe e determinazione, restando in piena corsa per un posto nella finale A fino all’ultima palata. A deciderne il destino è stato un finale al cardiopalma: negli ultimi 500 metri la Polonia ha superato la Germania, lasciando le svizzere quarte, a soli 1”53 dal traguardo che valeva il pass per la finale di domenica. Un epilogo amaro, soprattutto per una prestazione così combattiva. L’altra semifinale ha visto la vittoria della Gran Bretagna, davanti a Ungheria e Irlanda.
Christ e Studhalter, la beffa di un “pesce”
Le onde non hanno aiutato, e a pagarne il prezzo più alto sono stati Rémy Christ e Mark Studhalter nella prima semifinale maschile. Dopo appena 200 metri, un “pesce” – termine remiero che indica una cattiva immersione della pala – del numero due ha compromesso la gara. A questi livelli, un simile errore pesa come un macigno. Nonostante un forcing generoso della mista SC Biel/SC Lucerna, il distacco accumulato era ormai incolmabile. La semifinale è stata vinta dalla Germania per soli 51 centesimi sulla Grecia, con l’Olanda terza. Svizzera quinta, davanti all’Australia. Nell’altra semifinale, vittoria per l’Irlanda su Ungheria e Italia.
Domani tocca al quattro di coppia e a Sebastiano Wicki
Archiviata una giornata amara, gli occhi sono già puntati su domani. Alle 13.55 sarà il turno del quattro di coppia maschile, in quarta corsia, contro Serbia, Lituania, Germania, Romania e Irlanda. Alle 14.33 scenderà in acqua il singolista luganese Sebastiano Wicki, inserito in un parterre di avversari di livello: Tomas Kala (CZE), Mads Schmied (GER), Viktor Jurga (SVK), Raphael Arkadiusz Pintsch (NOR) e Michael Madigan (USA). Per i colori rossocrociati sarà l’occasione di ribaltare la rotta e rimettere la prua verso la finale valida per il titolo.