Canottaggio
Quattro le medaglie per i rossocrociati di cui due d’oro
Roman Rössli e Andrin Gulich, felicissimi per l’oro continentale nella specialità del due senza.
Roman Rössli e Andrin Gulich, felicissimi per l’oro continentale nella specialità del due senza.
Americo Bottani
un anno fa
Canottaggio: Conclusi gli Europei élite e pesi leggeri di Bled

Per la Svizzera le medaglie sono come le ciliegie: una tira l’altra. Lo si è potuto constatare sia occasione della prima regata di Coppa del mondo di Zagabria, sia in questa edizione degli Europei in acque slovene Dopo quella d’oro ottenuta ieri dal doppio “leggero” di Raphaël Auhmada e Jan Schäuble, nella giornata conclusiva se ne sono aggiunte altre tre: ancora una d’oro, grazie al due senza di Andrin Gulich e Roman Röösli, una d‘argento con l’atleta in forza alla società malcantonese, Aurelia-Maxima Janzen e una di bronzo con il singolista “leggero” di Zugo. Andri Struzina. Un risultato che va ben oltre le più rosee aspettative: 9 (su 11) equipaggi in finale A, 4 medaglie, 6° rango con il 4 senza maschile, formazione composta da Patrick Brunner, Kai Schätzle, Joel Schürch e Dominic Condrau; un primo e un quarto posto nella finale B grazie al doppio femminile di Lisa Lötscher e Fabienne Schweizer e al 4 di coppia maschile. Nel medagliere la Svizzera, con 4 medaglie, occupa il quinto rango assoluto (33 le nazioni presenti), alle spalle di Olanda (11), Gran Bretagna (10), Francia e Italia con 6. 

Ma veniamo alle gare. La più spettacolare, per quel che ci concerne, è stata senza ombra di dubbio quella del due senza che ha visto un continuo testa-testa fra Svizzera, Gran Bretagna e Spagna. La Spagna transita al primo posto al primo rilevamento cronometrico, seguita a 0,50 dalla Gran Bretagna e a 1”30 dalla Svizzera. Posizioni immutate ai 1000. Ai 1500, sempre i britannici al comando con la Svizzera che passa in seconda posizione, staccata di 0,19, segue la Spagna a 0,79. La lotta prosegue nell’ultimo tratto dove Gulich e Röösli danno sfogo a tutta la potenza, che vale un posto sul gradino più alto del podio. Medaglia d’argento per la Gran Bretagna, staccata di 10/100 e dalla Spagna a 62. “Abbiamo notatao che guadagnavamo immediatamente ad ogni sprint. Questo ci ha dato olta fiducia per gli ultimi metri di gara. Ho fatto molte gare e ne ho vinte alcune. Questa significa il primo titolo europeo ed è una sensazione fantastica”, ci ha confidato Roman Röösli.

Aurelia-Maxima Janzen ha mantenuto la promessa. Voleva una medaglia e oggi, puntualmente, è arrivata: d’argento. Una gara  molto accorta la sua, senza sbavature. Ha lottato con tutte le forze per non perdere il contatto con la favoritissima olandese Karolien Florijn (15 anni più anziana di lei), campionessa europea e mondiale lo scorso anno. C’è riuscita sino a poco dopo il primo rilevamento cronometrico. Poi la Florijn ha preso decisamente il largo portando a termine la gara in 7’24”18. La medaglia di bronzo è andata alla serba Joavana Arsic.  Per la 19enne Janzen si tratta del primo successo a livello élite. Vittoria olandese anche in campo maschile grazie a Leonard Van Lierop, passato con successo dall’otto alla barca piccola. Argento per il greco Stefanos Ntouskas, bronzo per il tedesco Oliver Zeidler.

Avvincente pure la gara del singolo pesi leggeri che ha visto protagonisti con il nostro Andri Struzina, il francese Hugo Beurey e l’azzurro Niels Torre. È il transalpino a transitare al comando al primo rilevamento cronometrico, seguito a 0,51 dall’elvetico e a 0,60 dall’italiano. Posizione rovesciate ai 1000 con Torre a fare l’andatura con 0,47 sul francese e 0,50 su Struzina.  A dir poco incandescente il finale di gara, soprattutto per quanto attiene le due prime posizioni. La spunta l’azzurro per soli 55 centesimi. Struzina segue a 0,99. Un “bronzo” che fa ben sperare per il prosieguo della stagione.