Qualche giorno fa il Blick ha riportato che il calciatore dell'FC Lucerna Ardon Jashari ha rifiutato la convocazione per la Svizzera U21 privilegiando, seppur solo con il ruolo di picchetto, quella maggiore. La situazione ancora non del tutto chiara ha provocato diverse reazioni. Abbiamo deciso di raggiungere telefonicamente il direttore delle nazionali maschili svizzere Pierluigi Tami per chiedergli la sua posizione in merito alla vicenda.
Le parole di Pierluigi Tami
"Non sappiamo le ragioni", chiarisce Pierluigi Tami. "In base alle sue spiegazioni decideremo come vorremo procedere. Noi abbiamo ribadito: è una questione di identificazione. Una convocazione della nazionale indipendente dalle categorie non si rifiuta però possono esserci delle eccezioni. Ci sono stati giocatori che non hanno partecipato per ragioni valide e private. Noi abbiamo avuto contatti, non poteva rispondere a questa convocazione e non siamo andati oltre. Ho capito che ci sono dei problemi e vediamo di che cosa si tratta e poi decideremo il da farsi. La gente oggi è arrabbiata perché una parte della stampa ha già linciato il giocatore facendo passare che lui rifiuta la nazionale. Non è così, o almeno spero", prosegue Tami.
"Io prima di muovermi e di eventualmente parlare di sanzioni e cosa fare come federazione voglio avere un quadro completo della situazione. Non dimentichiamoci che purtroppo sempre di più nel calcio vogliamo che i giocatori abbiano dei procuratori. A volte certi procuratori non hanno consigliato bene i giocatori. Attenzione: non sto parlando del caso Jashari, sto solo dicendo che siamo confrontati con tantissime situazioni e a volte vengono mal consigliati e a volte fanno degli errori. Siamo pronti a perdonare se c’è la volontà da parte del giocatore di riconoscer l’errore. Io ti dico che Jashari è un bravissimo ragazzo. Forse certe volte alcune cose succedono in modo talmente veloce, sappiamo che ci sono in ballo interessi e trasferimenti importanti e per lui gestire tutto questo è difficile. Mi dispiacerebbe che venisse perso per ragioni futili. Non si può escludere che la nazionale accantoni Jashari. Io voglio parlare con le persone coinvolte e capire le ragioni dopodiché sono capace di prendere decisioni. Possono essere dure, ma possono essere anche da perdono", conclude il direttore delle nazionali svizzere Pierluigi Tami.